Nicola Pierri del PCI, che non approfitta della situa 1 zione oggettivamente esplosiva. Siffatto disegno generale del saggio di Galli _eFacchi sembra implicare diffidenza, o scarsa simpatia, anche per la àttuale maggioranza governativa; in esso, comunque, l'azione di Pastore e del s110 gruppo non può certo trovare un adeguato riconosci1nento-. Oltre tutto, in una pagina di Facchi, per altro acuta, sembra che a Pastore ed ai suoi seguaci venga negato l'interesse tutto moderno per· l'intervento statale in campo economico. Pastore, per la verità, non è nominato in questa pagina, ma, dalle. critiche di Facchi esaminate sopra, pare che egli venga allineato dagli autori con -Granchi, Ravaioli, Rapelli e tutta la Sinistra sindacale, « in quella parte del movimento cattolico che sottolinea... il ruolo che devono avere una democrazia sempre più ampia e una presenza dei lavoratori sempre più marcata », anziché in quell'altra - tanto più valida, in quanto propone ragioni politiche e non genericamente sociali - che qui sotto si indica: « Parallelamente, il sempre più deciso intervento dello Stato nell'economia, che caratterizza gli anni dopo il 1930 pur nella molteplicità delle esperienze (dall'URSS al New Deal, in un arco che p,assa per le iniziative keynesiane nei paesi a democrazia parlamentare e per il tipò di economia dei regi1ni totalitari, fascista. e soprattutto nazista), determina, oltre alla teorizzazione di queste iniziative, il coagularsi di precisi interessi attorno alla tendenza a conseguire il pòtere economico per altre vie che non siano quelle della carriera manageriale nella società capitalistica. Abbiamo in Occidente i rnanagers~ i capitani d'industria che ottengono le loro funzioni non perché vengono cooptati (attraverso legami di famiglia o carriera) nei consigli di amministrazione delle grandi holdings private, ma attraverso una investitura da parte del potere politico; il dibattito tra la cosiddetta libera iniziativa e il cosiddetto intel.-vento statale è sovente una forma di contesa tra questi due tipi di potere in concorrenza tra loro, anche se non si può ridurre a questo in quanto tale dibattito continua a riflettere, in qualche misura, il problema dell'estensione alle decisioni economiche della democrazia politica e quello della necessità per lo Stato di esercitare (anche in campo economico) quelle funzioni che risultano di interesse generale e quindi di sua competenza. Nella parte del movimento cattolico che sottolinea la necessità di un intervento statale in campo economico, e che quindi tutela gli interessi a quell'intervento collegati, si può riconoscere un secondo filone della Sinistra democristiana, quello che si traduce nella tendenza dossettiana e poi, con caratteristiche in parte diverse, nella Sinistra di Base e nell'ala fanfaniana di Iniziativa Democratica ». Ove realmente Galli e Facchi escludano Pastore da questi gruppi, è fin. troppo facile ricordare loro che egli ha appoggiato e Dossetti e Fanfani nel loro tentativo di ampliare la direzione politica dell'economia, ha concepito la CISL come org.ano anche di programmazione economica, ha diretto - e con decisioni che si sono meritate il costante consenso di una rivista qualificata. come la nostra - l'azione governa120 \ Bibliotecaginobianco ..
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