Nord e Sud - anno XI - n. 56 - agosto 1964

PROFILI Giulio Pastore di Nicola Pierri Nella nostra storia recente, Giulio Pasto·re ha recitato una parte solo apparentemente secondaria; e un peso anche maggiore avrà forse in quella del prossimo futuro. Sindacalista e giornalista fin dalla sua prima giovinezza, Pastore diede prova del suo fermo e coraggioso- antifascismo alla direzione del « Cittadino » di Mo-nza, finché nel 1925 no-n fu imposto il suo licenziamento. Durante il resto del ventennio si dedicò , all'Azione Cattolica, ma nel 1942 riprese la vita politica vera e propria con una intensa attività clandestina, volta sia ad an,imare in Roma i primi gruppi democristiani, sia a riprendere l'agitazione si11dacale. Arrestat'o, lasciò il carcere alla Liberazio-ne della città. Diversamente, dunque, da molti altri esponenti politici, anche della Sinistra democristiana-, Pastore proviene da un antifascismo di antica data. Con .questo non vogliamo negare a· nessuno sincerità di atteg_giamenti; intendiamo solo presentar~ una prima prova dell'eccezionale coerenza di Pastore. In que~ suo antifascismo - come testimoniano alcuni suoi articoli corriparsi sul « Cittadino » - erano già contenute quelle scelte fondamentali a cui, in seguito, egli si è mantenuto fedele in ogni occasio-ne, no-nostante che la lotta po,litica del dopoguerra abbia richiesto ai suoi partecipanti notevoli capacità di manovra. Né q_uesta fedeltà, per converso, gli ha impedito di recitare con successo la sua parte:_ per sincerarsene,· basta scorrere per sommi capi il suo curriculum. Per molti anni ~omponente della direzione ·generale democristiana, di quel partito Pastore diresse nel 1946, ·come segretario organizzativo, la campagna elettorale. Ma il campo propriamente suo fu sin dal principio quello sindacale: egli ideò e promosse, insieme co-n Grandi ed altri, le ACLI, di cui fu, per lungo tempo, il primo segretario generale; poi fu segretario per la corrente cristiana della CGIL fino al 1948, allorché ne uscì per i 11oti contrasti di fondo con le correnti maggiori tarle; fu quindi il fondatore della LCGIL, che divenne poi, fo-:ndendosi con alcuni gruppi socialdemocratici e repubblicani non entrati nella UIL, la CISL. Prima rappresentante dei lavoratori italiani a Ginevra nel « Bureau International du Travail >>, del cui consiglio d'amministra~ 106 ·Bibliotecaginobianco

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