Nord e Sud - anno XI - n. 54 - giugno 1964

L'un.ìficazione delle sinistre democristiane posizione su alcune questioni specifiche interessanti le organizzazioni oppure a fianche~giare con metodo acritico la politica generale del partito » per diventare forza presente in ogni posizione politica concreta, con una « linea e un indirizzo che aggrediscono appunto ogni questione e attaccano la realtà politica globale per 1nodificarla ». E, in effetti, tensione e resistenza alla caratterizzazione politica hanno rappresentato il più rilevante fenomeno dialettico nella storia di questa corrente, sorta nel 1958 per modificare, nell'incontro sul terreno politico con forze d'indirizzo ideale omogeneo, la tradizionale formazione sindacale di Forze sociali, ma, in molte circostanze, limitatasi a rappresentare, in non facile equilibrio, il sindacalismo della CISL e l'apostolato interclassista delle ACLI. Passando dalla storia e dall'ideologia della Base a quelle di Rinnovamento si avverte istintivamente che le due correnti non sono state, nella DC, « sinistra» allo stesso modo, che una certa differenza nel graclo, appunto, di politicizzazione, le ha divise. Un osservatore che usi schemi « laici » di giudizio può comprendere e perfino trovare familiare il discorso fatto dalla Base, mentre gli riesce obiettivamente difficile interpretare la storia e le idee di Rinnovamento in una chiave di sinistra. E ciò sia che consideri il contributo della CISL alla corrente - spesso risolto nella rappresentanza degli interessi, nelle necessità di concorrenza con gli altri sindacati, nell'appoggio e nella contrattazione con il potere politico - sia quello delle ACLI. Nelle ACLI, anzi si ritrova proprio quella vena tradizionale di cattolicesimo intransigente, comune anche alla destra democristiana, che presume d_i poter risolvere autonomamente, senza compromessi con ideologie e forze politiche laiche e socialiste, i problemi del nostro tempo. Per le ACLI, in sostanza, il partito dei cattolici rappresenta, in prospettiva, la società perfetta, l'orizzonte finito entro cui possono collocarsi secondo giustizia gruppi sociali, esigenze morali e problemi politici del paese. L'interclassismo è la filosofia di questo atteggiamento, il solo principio, come dice Bartolo Ciccardini, in base al quale i lavoratori cattolici possono avanzare le loro richieste ai padroni. Capitalismo, democrazia, socialismo, ideologie e forze politiche dello Stato moderno no11 vengono considerate tali da condizionare in un senso o nell'altro la scelta cattolica; destra e sinistra sono parole appartenenti ad una cultura estranea. In questo quadro è la Democrazia Cristiana stessa, per la ·sua potenziale coincidenza con tutta la società civile, che può esprimere nel suo interno destra e sinistra, lavoratori e padro,ni, maggioranze • e minoranze. Discendono· da questa impostazione un atteggiamento di at1tosuf81 Biblioteca Gino Bianco

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