Nord e Sud - anno XI - n. 54 - giugno 1964

Editoriale toglie però che l'accento della nostra azione e dei nostri impegni debba essere fin d'ora risolutamente posto sul problema la cui soluzione condiziona tutti gli altri: la creazione in Italia; nell'ambito dell'Internazionale socialista, di un grande partito che raccolga tutti i lavoratori che credono nel socialismo e nella libertà ». Se l'on. Saragat non fosse l'on. Saragat, e se egli non fosse stato tra gli antesignani e i più convinti fautori del cerz~ro-sinistra, queste parole potrebbero anche voler dire che egli cerca, attraverso la scappatoia dell'unità socialista, di sfuggire alle difficoltà e ai costi di cui la realizzazione della politica di centro-sinistra si rivela sempre più gravata. Sarebbe in ogni caso una mossa arrischiatissima, perché un fallimento del centro-sinistra dopo pochi mesi di vita, comunque giustificato, non sarebbe riparabile presso l'opinione pubblica, a breve scadenza, neppure dall'unificazio1 ne socialista, che naturalmente anche noi, come tutti i democratici, auspichiamo; e per questa, e per molte altre ragioni, l'on.. Saragat non può averla pensata e, per di più, passata così di contrabbando. Ma proprio perciò è necessario che ogni nube sia d.issolta e che ad incupire l'orizzonte di tA.ngoverno e di una maggioranza, già a volte troppo incerti e guardinghi, non ci si mettano anche e proprio coloro sui· quali maggiormente si può contare per la loro riuscita. Nella posizione in cui si trova, per il suo passato e per la sua autorevolezza, l'on. Saragat è nella condizione di potere, meglio di ogni altro, assicurare la classe politica e l'opinione pubblica sulla stabilità di alcune condizioni essenziali dell'attuale formula _di governo e di maggioranza; e noi siamo sicuri che egli lo farà, come lo ha fatto, ogni volta che ' . sara necessario. 6 BibliotecaGino Bianco

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