. . Giornale a più voci carattere economico e tecnico, ma anche di ordine moFale e sociale». Da anni la Marina Militare di Taranto impiega circa 8000 persone, fra maestranze e impiegati, sopportando una spesa di non pochi miliardi (il bilancio complessivo oscilla sui quindici miliardi) per provvedere soltanto a « pochi lavori di raddobbo». Va da sé che i costi di gestione in un apparato vecchio di cent'anni risultano del tutto antieconomici (si è, infatti, dimenticato che uno dei fattori-chiave per l'espansione del potenziale economico è rappresentato dall'investimento negli impianti e nelle attrezzature). In conclusione ci pare di cogliere nella situazione tarantina un momento di particolare evoluzione storica. Ci sono le ciminiere che spuntano tra gli uliveti di Puglia, e c'è una società che ancora tentenna, e teme di inserirsi concretamente nel mondo nuovo quale nasce da iniziative autonome legate all'industria terziaria. Vero è che quando i « giganti industriali » sorgono staccati dalla realtà concreta, storica, di questo profondo Sud (e forse non potrebbe avvenire diversamente) i mutamenti di fondo potranno avvertirsi solo in un lungo arco di tempo. Forse occorrerà che una nuova generazione si maturi, ma certo occorrerebbe anche che la politica per il Mezzogiorno fosse attuata e verificata da una équipe di dirigenti capaci, tecnicamente preparati e moralmente impegnati nella realizzazione delle cose. FRANCOSANSONE L' obitorio pittoresco All'inaugurazione della Mostra di Pittura e Scultura organizzata dal C.I.S.S. -al Maschio Angioino, dal 10 al 25 aprile, la presenza dei critici era « particolarmente ambita in considerazione della recensione artistica» che avrebbero poi fatto sui rispettivi giornali.. Questo non è che un ameno particolare di una manifestazione poco civile, che va a continuare gli equivoci e i lassismi già caldeggiati dalla Mostra Ente Porto e dal « benemerito » Premio Posillipo. Il « Posillipo», ad esempio, giunto fortunosamente alla quarta edizione, è un premio nazionale che potrebbe permettere, organizzato con più sani criteri, un bilancio autentico; ed invece si impantana nelle gare delle segnalazioni provinciali, condite di retorica e caratterizzate da quella pochezza culturale che, sollecitando la vanità generale e non offendendo nessuno, genera la farsa dei consensi. Quanto alla terza edizione del Premio Porto, che anche quest'anno ha richiamato grande affluenza di pubblico, secondo i propositi della Fondazione di Cultura Marinara, su circa 400 opere esposte essa ne presentava non più di 20 in grado di consentire una valutazione estetica. Una copiosa zavorra di sottoprodotti locali e paesani rendeva quindi difficile e sgradito 71 BibliotecaGino Bianco
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