Nord e Sud - anno XI - n. 54 - giugno 1964

.. Editoriale reso così difficile, in questi anni, il recupero democratico e che sul tema dell'unità socialista sarà sempre particolarmente reattiva. Ad ogni modo (e non ha importanza se per queste o per altre ragioni) il momento scelto dall'on. Saragat non è stato quello della scissione del PSIUP dal PSI; è stato, invece, l'indomani delle elezioni regionali in Friuli-Venezia Giitlia, in cui, per la pri1na volta dopo molto tempo, le forze del PSDI hanno fatto registrare un arretramento, peraltro lievissimo. Il fatto sembra, però, aver assunto, per l'on. Saragat, un valore di monito, anche perché si è accompagnato ad un analogo arretramento delle forze degli altri due partiti socialisti; ed egli vi ha scorto una ulteriore riprova di quella tendenza alla contrapposizione frontale tra DC e PCI, alla quale da anni cerchiamo di sfuggire e che certamente sarebbe un'autentica sventura della nostra vita pubblica. L'on. Saragat ha perciò fatto notare cl1e i partiti socialisti raccolgono pur sempre, nel nostro paese, oltre sei milioni di voti; ha giustamente deprecato che una forza tanto considerevole possa fallire, nei compiti ad essa aperti, per difetto di coordinazione; ha acutamente sottolineato il quasi-monopolio della informazione e della formazione dell'opinione pubblica di cui, con i mezzi e per i motivi più vari, si avvalgono DC e PCI; ha ripetuto la necessità di un grande fatto nuovo che sblocchi la stessa possibilità di una bipolarizzazione della lotta politica italiana tra i due maggiori partiti, e lo ha ravvisato nella unificazione delle forze socialiste . . L'on. Saragat non ha, dunque, messo l'accerito, questa volta, sui grandi problemi ideologici e sulle scelte di fondo che la crisi del comuf!ismo riapriva per il socialismo italiano, come aveva fatto all'epoca di Pralognan, ma si è tenuto fermo esclt,lsivamente alle esigenze di ristrutturazione dello schieramento politico italiano, in vista soprattutto della necessità ricorrente di evitare il dualismo senza alternative tra DC e PCI. Forse anche per questo le reazioni alla sua iniziativa sono state in linea di massima più caute o (a seconda dei casi) meno preclusive dell'altra volta, sia nel suo partito che nel PSI. C'è, però, un altro aspetto delle considerazioni fatte valere dall'on. Saragat. che merita di essere sottolineato: « Certo » - egli ha scritto - « noi dobbiamo considerare i nostri impegni verso il governo con quella lealtà che, anche se non corrisposta, è stata sempre la costante della nostra politica; ma è giunto il momento di considerare che, nella necessaria scala delle priorità, il pro,blema dell'unità delle forze socialiste passa al numero uno, e in base alla sua soluzione debbono essere valutati gli altri. Dico subito che tra il problema dell'unità socialista e quello del consolidamento del governo c'è un legame strettissimo; ciò non . 5 BibliotecaGino Bianco

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