Nord e Sud - anno XI - n. 54 - giugno 1964

Ettore De Giorgis sinistra. I suoi rappresentanti più noti sono Pastore, ministro della Cassa del Mezzogiorno, Storti, segretario della CISL, e Donat-Cattin. Da alcuni anni a questa parte, le differenze :di valutazione politica tra la «Base» e « Rinnovamento Democratico» erano puramente formali: un'ulteriore divisione - con conseguente polemica - tra le due correnti avreb·be avuto come conseguenza la riduzione dei basisti ad un grupp~ sempre più isolato di intellettuali, e dei sindacalisti ad un movimento di carattere corporativistico e settoriale, di modo che le forze più moderne del partito avrebbero avuto sempre meno incidenza nella politica attiva. Così la «Base», nel convegno nazionale del 22 marzo a Roma, lanciò un appello a « Rinnovamento Democratico», nonché al movimento giovanile ed ai democristiani di periferia che, pur facendo parte formalmente delle correnti capeggiate da Fanfani e da Moro, non condividevano l'operato dei loro leaders in sede nazionale: tutti quanti eravamo convenuti alla riunione ci trovammo d'accordo sulla necessità di costituire una più larga intesa che raggruppasse tutte le _forze di sinistra del partito. Dopo che a Bologna u11 gran numero di segretari provinciali (molti dei quali già fanfaniani) dell'Italia del Nord manifestò la stessa opinione, si ebbe a Ladispoli (presso Roma) la riunione nazionale di « Rinnovamento Demo~ratico », che espresse la sua adesione all'iniziativa. Si è così giunti alla mozion~ unitaria di « Forze Nuove », che costituisce pertanto l'unica corrente di sinistra della D.C. Potrà sembrare che tale unificazione sia giunta in ritardo. lo non sono di questo avviso. Sia la « Base » che « Rinnovamento Democratico » hanno svolto negli anni addietro una loro funzione particolare: la prima ha svolto all'interno di un p·artito dì massa una critica ~pregiudicata ed ha offerto i presupposti per la formazione di una classe dirigente nuova, sensibile ai problemi di una società in sviluppo e lontana dai miti integristici dell' « unità politica dei cattoliéi »; il secondo ha creato una coscienza politica nelle masse lavoratrici dei cattolici, sottraendole a visioni troppo interessate e particolaristiche, e sensibilizzandole ai pericoli del neo-capitalismo e del paternalismo. Ora tuttavia, assolti i loro compiti specifici 1 si rendeva necessaria una sintesi di tali esperienze proficue. La mozione unica delle sinistre democristiane non ha solo• un valore tattico in vista del C~ngresso del Partito, ma ha un senso eminentemente politico, ponendosi all'attenzione dei cattolici - e della Nazione - come prospettiva culturale di uria politica popolare. La visione laica della sinistra è l'unica che possa giustificare l'esistenza di un partito democristiano che non· voglia essere un partito integrista; perché la democrazia cristiana ha senso solo se il suo scopo è di conciliare i cristiani con la democrazia e con la tecnica moderna. Per questo, la sinistra unitaria rappresenta una vera ·svolta storica nella vita politica italiana ed europea, le cui conseguenze possono essere gravide di fecondi risultati. ETTORE DE GIORGIS 62 BibliotecaGino Bianco

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