Nord e Sud - anno XI - n. 54 - giugno 1964

GIORNALE A PIU' VOCI Il centro-sinistra e i partiti~~ La polemica sul centro-sinistra, già abbastanza sviluppata al tempo del governo Fanfani (che costituì l'« esperimento» della nuova formula), ha assunto più vaste proporzioni con la costituzione del governo Moro, che rappresenta la prima edizione di un vero centro-sinistra «organico», con Ja partecipazione, cioè, dei socialisti al governo. Mentre non è mutato molto l'atteggiamento dell'opposizione di destra (che considera il governo semp·re più socialisteggiante) e di quella di sinistra (per i comunisti non « può» esservi governo democratico senza la loro partecipazione almeno indiretta), tra gli esponenti dei quattro partiti governativi (Democrazia Cristiana, Partito Socialista, Partito Socialdemocratico e Partito Repubblicano) si è a~sistito da una parte alla conversione alla nuova formula di uomini politici che fino a poco tempo fa la avversavano, dall'altra al sorgere di una critica da parte di persone che in questi ultimi anni erano state decisamente favorevoli al nuovo corso politico. « Il centro-sinistra è partito male»: questa è la prima constatazione che, alcuni mesi dopo la sua costituzione, i democratici italiani sono costretti a fare. Questa cattiva partenza è dovuta sopratutto al modo con cui il centro-sinistra ha modificato i rapporti di forza tra i quattro partiti che lo sostengono, e in modo particolare tra la Democrazia Cristia11a e il Partito Socialista. Quattro ipotesi erano possibili al riguardo: 1) Accettazione del centro-sinistra da parte della minoranza di destra della Democrazia Cristiana (che ne costituiva circa il 20%) e della minoranza di sinistra del Partito Socialista (ben più consistente, raggiungendo il 40% ): tale soluzione avrebbe dato al nuovo governo una più solida maggioranza, ottenuta, però, a discapito di una chiarificazione interna che appariva sempre più opportuna. 2) Ribellione delle due minoranze, e conseguente costituzione di due altri partiti, uno sulla destra della D. C. e uno sulla sinistra del P.S.I.: la maggioranza parlamentare sarebbe stata ridotta, ma si sarebbe conseguita la chiarificazione suddetta; in fin dei conti, le argomentazioni della destra * Siamo lieti di pubblicare in testa al nostro « Giornale a più voci» queste interessanti considerazioni del nostro amico Ettore De Giorgis, esponente della corrente democristiana di Base in Piemonte. Come i lettori potranno rilevare, le -considerazioni di De Giorgis conferma,w gran parte di quelle di Ennio Ceccarini nell'inchiesta sulla unificazione delle sinistre democristiane, che si legge piu avanti; e per le parti che ne divergono si tratta più che altro della diversa prospettiva di chi vive le cose dal di dentro e di chi le osserva criticamente dall'esterno. 55 Biblioteca Gino Bianco

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