.. La Corte costituzionale fattore di progresso civile Particolarmente importanti e significative sono state poi l'affermazione della esigenza dell'emanazione da parte dello Stato di specifiche norme di attuazione degli statuti regionali perché, nelle singole materie, possano prodursi il passaggio delle competenze normative e amministrative, e il trasferimento degli uffici e del personale dallo Stato alle Regioni (p. es., sent. 1/1958, 77/1958, 22/1961, 76/1963), nonché l'affermazione - strettamente correlata a quella or ora ricordata - della inammissibilità che una legge regionale operi retroattivamente in un settore in precedenza regolato dalla legislazione statale, sì da far venir meno gli effetti di quest'ultima (sent. 44/1957 e 123/1957). * * * La rassegna è stata fin troppo lunga, e conviene concluderla. Più che attraverso semplici enunciative, si è cercato di dimostrare mediante dati concreti le notevoli conquiste sulla via della legalità, della difesa dei valori dell'individuo, della uguaglianza, della socialità, che la esistenza della Corte costituzionale ha reso possibili, nel nostro Paese, nell'ordine della civiltà giuridica e dell'unità dello Stato, e che forse (e senza forse) in mancanza di essa non si sarebbero raggiunte, o, si sarebbero raggiunte non senza pericolose scosse. A tali conquiste non mancheranno di seguirne altre, sempre che non venga meno la indispensabile collaborazione concorde degli altri poteri supremi dello Stato. In piena e costante coerenza coi principi enunciati nella Legge fondamentale, il nostro Paese potrà così proseguire il suo cammino, ed ess~re sempre più meritevole di assidersi con pari dignità nel consesso delle nazioni civili. Chè la civiltà non è fatta soltanto di progresso tecnico e di benessere materiale, ma anche e sopra tutto di elevazione della dignità e dei valori spirituali dell'uomo. Il raggiungimento di qualsiasi progresso tecnico, l'acquisizione di qualsiasi benessere materiale non sarebbero conquiste di civiltà, ma stru1nenti di costrizione, in un mondo nel quale fossero negate all'uomo la libertà, la giustizia, la dignità - beni che solo una società basata sul rispetto e sulla difesa dei valori dell'individuo,, come monade e come essere sociale, è in grado di assicurare. ALDO M. SANDULLI 49 Biblioteca Gino Bianco
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