La Corte costituzionale fattore di progresso civile .. altri) come mero strumento. Le condizioni storiche in cui il sistema è stato realizzato da noi si sono rivelate, alla luce dell'esperienza fin qui fattane, appunto di tale tipo: e sarebbero azzardate le eventuali previsioni di deterioramenti. Perciò la risposta al quesito della convenienza di un sistema di costituzione rigida e giuridicamente garantita deve essere, allo stato, positiva. Quanto poi all'ulteriore quesito, se in una situazione siffatta conv~nga che la funzione di custode della costituzione sia affidata a un organo ad hoc, del tipo della Corte costituzionale italiana, esso sembra meritare ugualmente risposta positiva. La Corte italiana è caratterizzata, da un lato, dalla varietà dell'estrazione dei giudici, dei quali un terzo soltanto vengono scelti dai magistrati di carriera (e quindi tra i magistrati di carriera), mentre gli altri due terzi vengono scelti, rispettiva- ·_ mente, dal Parlamento e dal Presidente della Repubblica, generalmente tra giuristi non magistrati.· Dall'altro lato essa è caratterizzata dalla durata dodecennale e dalla non rinnovabilità della carica di giudice. Ciò comporta, per un verso, la mancanza di vincoli rispetto alle idee consolidate presso le supreme magistrature ordinarie e amministrative (alle quali si accede generalmente attraverso una lunga carriera percorsa respirando costantemente l'aria dello stesso ambiente); per l'altro, un perenne - ma opportunamente lento e graduale - rinnovamento di uomini, con corrispondente circolazione di idee. Ove a ciò si aggiunga l'estrazione di almeno un terzo dei giudici (quelli di elezio-ne p~rlamentare) dalla politica militante, risulterà chiara l'apertura dell'istituto all'evoluzione dell'ambiente sociale. Apertura destinata ad assicurare quella permanente aderenza del dato giuridico al dato sociologico, -che costituisce a tutti i livelli della attività giurisdizionale - ma in particolare al livello della giustizia costituzionale - un'esigenza indispensabile per la duttilità e quindi la durevolezza degli istituti giuridici. In tal modo la rigidità della Costituzione è in condizione di essere prudentemente temperata attraverso quella maggiore sensibilità ai fattori storici che un organismo siffatto naturalmente possiede. Da qµesto punto di vista le sentenze della Corte vengono a esplicare una vera e· propria opera di integrazione e di completamento dei pre1oo cetti della Costituzione: opera legittimata dalla frequente esistenza in essi di formule non svolte e di formule plurivalenti. È il caso di ricordare, in proposito, che la vigente Costituzione fu il frutto del compromesso tra forze politiche tutt'altro che concordi, e che, non di rado, su certe formule l'accordo fu raggiunto proprio perché le varie parti le intendevano in modo diverso. Estremamente delicato è dunque il compito di «riempire», all'occorrenza, quelle formule del 27 Biblioteca Gino Bianco
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