Nord e Sud - anno XI - n. 54 - giugno 1964

Vittorio de Caprariis Interdipendenza, dunque; e qui vengono naturalmente in discussione le due strutture attualmente esistenti, per imperfette e monche e deficienti che siano, di tale interdipendenzé!3-: l'AlJeanza Atlantica e la Comunità Europea. Per quel che riguarda la NATO, si fanno sempre più forti le richieste di una sua riforma più o meno radicale; e c'è stato un articolo del c~rrispondente militare del « Times >>, che si chiedeva brutalmente se l'Alleanza Atlantica non stesse diventando irrilevante, e proponeva un ripensamento totale della politica militare dell'Occidente ed una strategia affatto nuova, la quale prendesse atto del fatto che l'Europa è diventata dal punto di vista della difesa delle posizioni occidentali una zona secondaria e si proponesse, in conseguenza, di contrastare le minacce dove queste sono realmente, nelle zone grige del continente africano e di quello asiatico. In Italia no•n si è, forse, data la giusta importanza a questa presa di posizione del « Times », che pare a noi assai rilevante non già perché se ne possa sospettare un'ispirazione ufficiosa, ma perché rivela chiaramente quale sia lo stato· d'animo e di mente di uomini che sono pur vicini al ceto1 dirigente britannico. « L'idea - scrive il « Times » - che la nuova strategia mondiale possa essere formulata e diretta attraverso le strutture NATO attualmente esistenti si scontra, certo-, con l'inevitabile obiezione, che sarà impossibile persuadere alcuni degli alleati europei a far causa comune per la difesa del Medio Oriente o del Sud-Est asiatico·. Ma se questo è vero, se i pericoli derivanti alla sicurezza europea dall'espansione comunista in Asia non sono chiari abbastanza, allora bisogna dire che è venuto il momento per un ripensamento delle stesse alleanze» .. Sono proposizioni fin troppo chiare; e poiché l'analisi della situazio·ne internazionale su cui esse sono fondate non è affatto cervellotica, si può prevedere che nei prossimi mesi esse troveranno sempre più numerosi sostenitori in Inghilterra come negli Stati Uniti (e basta ricordare, quanto agli americani, i colloqui McNamara - von Hassel su un contributo· tedesco alla difesa del Viet-Nam del Sud, e la stessa richiesta accennata e poi ritirata a tutti gli alleati atlantici nell'ultima conferenza della NATO, per rendersi conto come a Washington non si sia affatto sordi a simili ragionamenti). E conviene aggiungere che quelle medesime frasi mostrano con molta chiarezza come certi circoli dirigenti britannici siano di nuovo lontani dalle impostazioni europeistiche o almeno dalla problematica europeistica : poiché è evidente che il principio ispiratore della richiesta di un ripensamento della strategia occidentale è che le responsabilità mondiali di paesi co,me l'Inghilterra e gli Stati Uniti primeggiano sulle loro responsabilità in Europa e che l'Europa stessa non è che uno dei set18 Biblioteca Gino Bianco

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