Nord e Sud - anno XI - n. 54 - giugno 1964

T. R. Fyvel - K. A. Jelenski vi sia oggi in Gran Bretagna una così rigogliosa messe di giovani storici, sociologi, cultori di scienze politiche. Forse è impossibile dare al fenomeno una spiegazione esauriente, e il discorso ·ci porterebbe troppo lontano. Tuttavia, qualche osservazione può cadere opportuna. Il problema è se la competenza tecnica, ossia la padronanza tecnica del proprio lavoro da parte dei giovani intellettuali (come gli storici o i sociolo·gi) può essere raggiunta, al giorno d'oggi, più presto di quanto non avvenisse un tempo. In proposito bisogna osservare che l'aumento numerico dei giovani intellettuali favorisce la competizione, e, di conseguenza, uno sviluppo più rapido. In secondo luo·go, va rilevato che, mentre la società borghese tendeva ad escludere gli intellettuali, oggi essi si sentono richiesti, soprattutto nella nuova funzione di « esperti » (per esempio·, in Gran Bretagna esiste appena un centinaio di sociologi professionisti, ma essi sono già tutti impegnati in progetti di ricerca e consulenza, sia pubblici che privati). Questi due fattori - l'accresciuta competitività e la fiducia in se stessi derivante dal sentirsi richiesti - spiegano la più rapida acquisizione della competenza tecnica e il ritmo più veloce delle carriere intellettuali. È questo, dunque, l'insegnamento delle più recenti esperienze britanniche. Esse ci dicono anche che ogni nuova generazione intellettuale rischia di logorarsi più presto, e di essere più rapidamente sostituita dalla generazione che segue. Ma questo è un altro discorso. I giovani intellettuali in POionia di K. A. J elenski T. R. FYVEL In un eccellente saggio sul Movimento delle idee nella gioventù polacca, pubblicato dalla rivista « East Europe », il filosofo polacco Zbigniew Jordan mette in rilievo due fatti di una certa importanza. Anzitutto, egli osserva, la Polonia è un paese di giovani: nel 1958, il 64% circa dei polacchi avevano meno· di trentacinque anni, e il 56% non arrivavano ai trenta. I giovani di età inferiore ai venticinque anni costituivano il 48% della pop,olazione, contro il 38% riscontrato in Francia e nella Germania Orientale. La seconda osservazioI1e di Jordan è la seguente: in Polonia, più che in altri paesi, esiste una frattura profonda tra due generazioni di giovani, quelli dai sedici ai venticinque 120 BibliotecaGino Bianco

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