Nord e Sud - anno XI - n. 54 - giugno 1964

T. R. Fyvel de11za. I giornali inglesi contengono pagine intere di annunci che offrono posti di lavoro- a giovani la~reati, specialmente _nel ramo scientifico e tecnologico. Non è quindi da stupire, se si assiste, nel campo dell'istruzione superiore, a un processo di espansione senza precedenti : ben sette nuove università sono sorte in Gran Bretagna negli ultimi anni. Talune conseguenze sociali di questa espansione sono state già messe in luce. Per esempio·, l'influenza che hanno esercitato sul pensiero inglese le molte migliaia di giovani scienziati provenienti dalle università, è stata esaminata nel famoso saggio Le due culture di C. P. Snow. E le difficoltà che incontrano i giovani i quali si elevano nella scala sociale con l'aiuto dell'istruzione sono state documentate da romanzi come quelli di Kingsley Amis. A tutto ciò si potrebbero aggiungere alcune osservazioni circa la nuova generazione di studenti e giovani laureati, ossia la nuo,va intellighenzia tecnica d'Inghilterra. Si tratta di una generazione che viene abitualmente co·nsiderata come pratica e scettica, la cui concezione della vita sembra influenzata da certi fattori, quali possono essere i nuovi canoni in materia sessuale o Ufl:a latente consapevolezza del pericolo di una guerra nucleare. Può darsi che. sia così; a mio· giudizio, peraltro·, il cambiamento è ancora più profondo : per un complesso di motivi, i membri di questa nuova classe hanno raggiunto una eccezionale consapevolezza -del fatto di costituire una generazione completamente avulsa dal passato. In primo luogo, il continuo accrescersi della ·popolazione studentesca fa sì che l'antico sistema (in virtù del quale l'accesso all'università era condizionato dalle possibilità economiche piuttosto che dal merito) appaia ai giovani come -un sistema appartenente alla storia, piuttosto che ad un recente passato. Il senso di essere necessari, la coscienza dell'evidente bisogno che il paese ha di un sempre maggior numero di insegnanti, ingegneri, scienziati e sociologi, (bisogno del quale si parla costantemente in campo politico come in campo• giornalistico) fa apparire più remota, agli occhi dei giovani, la società di ieri, che non aveva saputo soddisfare queste esigenze. E, naturalmente, il rapido ritmo del progresso scientifico (per i gio,vani è difficile convincersi che i loro padri non cono·bbero, in gio·ventù, cose oggigiorno comunissime, come il nylon, le penne a sfera, la televisione e gli aerei a reazione) contribuisce ad accentuare questo senso di distacco dal passato. Per tutti questi ·motivi, io ho provato talora la sensazione èhe i giovani inglesi di oggi abbiano, nei confronti dei loro padri, un atteggiamento simile a quello che i canadesi e gli australiani hanno nei confronti dell'InghilteTra: ossia la coscienza di un'origine comune, ma anche di una grossa frattura culturale. 116 Biblioteca Gino Bianco

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