Il voto di preferenza e l'elettorato napoletano Anche il PSDI riporta qui un successo inferiore a quello conseguito presso il céto medio, e le sue preferenze diminuiscono. * * * Ora che abbiamo esaminato le varie situazioni, possiamo osservare che ciascuna situazione sociale ha le sue caratteristiche generali delineate sin dal principio, e che i partiti vi si uniformano entro un certo limite, pur 1nantenendo· le proprie caratteristiche particolari. Comunque, seguiremo ora il movimento- dei voti preferenziali espressi dai singoli ceti sociali, procedendo a raggruppare i seggi in percentuali via via più alte . di lavoratori manuali, ceto medio e borghesia 28 ; successivamente ci ~ccuperemo dell'influenza dei partiti sui propri voti di preferenza-. ' manuali l meno del 40% 40-50% 50-60% 60-70% 70-80% oltre l' 80911 Lavoratori 48.l 46.0 44.9 41.5 42.4 44.6 ! meno del 10% 10-20% 20-30% 30-40% oltre 40% Ceto medio 43.6 44.1 43.0 . 45.6 46.3 I meno del 5% 5-10% 10-20% oltre il 20% Borghesia 43.7 43.3 44.9 49.0 Guardando il grafico dei lavoratori manuali, ci accorgiamo· cl1e, via via che la percet?-tuale dei lavoratori aumenta fino al 60-70%, la percentuale delle preferenze subisce un generale declino, fino a toccare il livello più basso ( 41.5% ); quindi, con l'accrescersi della percentuale dei lavoratori sino all'80% ed oltre, la percentuale delle preferenze _riprende a salire, toccando in ultimo- il 44.6o/o. Ciò conferma quanto abbiamo già rilevato: che i lavoratori tendono a. valersi. sempre meno del voto di preferenza. Il livello più basso coincide con i seggi nei quali gli operai appaiono più qualificati (per esempio, dove essi so•no m~·glio integrati con gli altri ceti, e dove è meno numeroso il sottoproletariato 29 ) e più vicini al proletariato indu.striale; l'aumento, poi, è dovuto al peso crescente del· sottoproletariato• nei seggi con percentuali più alte di lavoratori manuali. Il fatto che tale aumento non sia troppo rilevante è probabilmente dovuto ad un fenomeno urbano, già. messo in luce in altre ricerche 30 , ossia all'aspetto funzionale di settori urbani diversi 2s Ibid., pp. 90-1 e 97-8. 29 lbid., pp. 93-4. 30 Per uno studio sui voti comunisti e della classe operaia, che mostri come altre classi siano attratte nell'ambito del PCF nelle zone operaie, mentre nei quartieri residenziali la classe lavoratrice tende ad appoggiare partiti di centro o di destra, vedasi J. KLATZMANN, « Comportement- electoral et classe· sociale», in « Elections du 2 janvier 1956 », (Cahier de la Fondation Natjonale des Sciences Politiques, n. 82), Paris, 1957, pp. 254-285. Analoghi risultati sono stati ottenuti 71 Bibliotecaginobianco
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