.. Il voto di preferenza e l'elettorato napoletano settore. Le tendenze del PDIUM sono simili, sia pure in misura minore, a quelle riscontrate nella situazione del sottoproletariato. Passiamo ora alla situazione del proletariato rurale. Eccone i risul- • • ,;; :~ l' • I ta tl : .. -~~,;, Yi.', Voti di lista Voti di preferenza espressi (A) Almeno 1 pref. (B) PCI 32.3 34.7 31.5 PSI 8.5 30.1 26.9 PSDI 2.0 35.5 37.7 PRI 0.4 27.1 41.7 DC 43.7 59.6 30.5 ~> --· PLI PDIUM MSI 2.6 30.1 45.8 7.2 43.4 46.8 4.0 45.0 45.5 Soltanto la DC ha un numero di voti preferenziali superiore alla media (48.0). Poiché la percentuale dei voti di lista è, per la DC, del 43.7 (dieci punti in più del PCI, con il quale i democristiani dividono oltre il 75% dei voti), è qui che va ricercata la chiave della sitt1azione. Abbiamo avanzato l'ipotesi che i voti, nelle zone rurali, tendano ad avere un significato personale piuttosto che politico: ciò spiega l'alto numero delle preferenze. E difatti, nel relativo isolamento dalle pressioni urbane, è più facile ai singoli contro,llare una situazione 24 • Dovremmo quindi aspettarci, in una situazione del genere, una cifra B piuttosto alta (che starebbe a indicare, per l'appunto, una situazione personale). Invece, la cifra B è bassa. La spiegazione va ricercata nella situazione della DC a Napoli: situazione particolarmente fluida, giacché il partito non è suddiviso in correnti stabili, bensì in. una serie di gruppi, che vanno incessantemente componendosi e scomponendosi intorno a dei notabili. Nei seggi da noi presi in esame, i voti furono contesi tra un gruppo çliscretamente omogeneo e tre o quattro persone. Può essere interessante notare, a questo proposito, come il PCI - che fu, in queste elezioni, il più diretto rivale della DC - ha sempre una percentuale di preferenze minore e una percentuale B più elevata: il che denota una maggiore concentrazione, dovuta manifestamente al « mot d'ordre » del partito, diretto a bloccare i voti di questa o quella sezione su questo o quel candidato. Naturalmente, non è cosa semplice stabilire quale linea d'azione sia più democratica, e quindi più matura: quella seguita dalla DC, co11 le sue lotte intestine a carattere personale ( << vota per la DC, vota per me » diventa ben presto: « vota per me, vota DC )> ), o quella comunista, diretta a concentrare i voti sul partito, e, per chi desideri esprimere preferenze, a stabilirne l'ordine: prima il candidato 2, poi il 24 Sembra degno di nota il fatto che la repartizione delle percentuali di voti preferenziali democristiani tra Soccavo e Pianura, cioè il 51,7% e il 67,5% rispettivamente (PCI 32,9% e 37,0%), sembra confermare questa ipotesi. Vedi Allum, art. cit ., pag. 84. · 67 Bibliotecaginobianco
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