,, P. A. Allum La seconda situazione ... . quella del proletariato industriale. Ed e ecco·ne i risultati: PCI PSI PSDI PRI DC PLI PDIUM MSI Voti di lista 36.6 15.6 3.7 0.6 24.3 4.1 8.1 6.5 Voti di preferenza espressi (A) 38.4 33.4 30.0 22.3 41.3 37.5 43.7 47.2 Almeno 1 pref. (B) 37.5 30.3 26.7 31.4 30.2 39.7 47.9 47.4 Qui "l'interesse risiede nel co-nfronto fra i risultati delle due categorie (che rispettano la medesima divisione statica della situazione precedente: una media del 40,2%) co·n quelli più sopra esaminati. Troviamo così, nella prima categoria, che· 1e percentuali di voti preferenziali comunisti e socialdemocratici salgono, mentre scendo,no- quelle delle ·preferenze socialiste e repubblicane; nella seconda categoria, scendono tutte, senza eccezione. È proprio basar1doci su questo tipo di situazione, che abbiamo avanzato l'ipotesi circa la tendenza, da parte del proletariato industriale, a dare significato politico, piuttosto che personale, al voto: tendenza . . . che si riflette nel declino, appunto, delle percentuali dei voti di preferenza. Pure, in questa stessa situazione, troviamo che la percentuale delle preferenze del PCl - ossia del più organizzato fra tutti i partiti -· è aumentata di qua_si quattro punti rispetto· alla situazio-ne del sottoproletariato .. Se tuttavia analizziamo questa apparente contraddizione, balza agli occhi il fatto che in questa situazione il PCI non è soltanto· n1olto più forte (dieci punti di più, rispetto alla situazione precedente), ma è anche più forte di quanto non fosse la DC nella situazione prima esaminata (6 punti di più); e tuttavia, la percentuale delle preferenze comuniste è più bassa di quella democristiana (che è del 41,3 %). Ciò fa ritenere, comunque, che il partito tenda ad esercitare una certa egemonia, là dove esso è più forte. La cifra B, per il PCI, è inferiore alla cifra A: è dunque chiaro che si tratta, in parte, di voti orientati secondo le direttive del partito 23 • Quanto- agli altri partiti, il ridursi dei loro voti preferenziali costituisce una conferma dell'ipotesi secondo cui la sit11azione ~n esame è la meno indicata per manovre « ·prefenziali ». Bisogna peraltro osservare che, mentre la DC e il PDIUM declinano, fino ad avvicinarsi alla situazione media (40,2% ), il MSI riesce a co·nservare un'alta percentuale di p_referenze (il 47,2%): una simile concentrazione costituisce un chiaro indice delle tendenze clientelistiche di quel partito, anche in questo 23 In effetti, nelle due sezioni in cui il PCI è più forte, le sez. 529 e 534, più dell'ottanta per cento dei voti di preferenza espressi sono concentrati su quattro candidati. 66 \ Bibliotecaginobianco
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