Nord e Sud - anno XI - n. 53 - maggio 1964

INCHIESTE Il voto di preferenza e l'elettorato napoletano -di P. A. Allum È stato accennato più di una volta all'interesse che l'esame dei voti di preferenza presenta per gli studiosi di cose politiche 1 • E tuttavia tale argomento, sino a tempi rece11ti, è stato quasi completamente trascurato. 2 • La spiegazione di una simile lacuna va individuata, oltre che nella difficoltà di ottenere i dati necessari alla ricerca, come rileva il d'Amato 3, nelle difficoltà - e fors'anche nelle limitazioni - inerenti allo stesso materiale disponibile e reperibile. Nei regimi fondati sul sistema della rappresentanza proporzionale, il voto di preferenza è stato i~trodotto, si può dire, per controbilanciare_ il potere dei partiti (e le tendenze centralizzatrici dei loro apparati). Il d'Amato· afferma,. a questo proposito, che un sistema nel quale l'elettorato non abbia la facoltà di esprimere il pro·prio giudizio sui ca11didati t Vedasi la speranza espressa da J. BESS0Nalla conclusione del suo studio nel volume collettaneo La Calabre, une région sousdevelopée de l'Europe mediterranèenne, Cahier, n. 104 de la Fondation National des Sciences Politiques, Paris, 1960, pp. 263-310 (traduzione italiana: Milano 1961); e. L. D'AMATO, Qualche nota introduttiva alla sociologia elettorale, in « Rassegna Italiana di sociologia», anno III, n. 3, Luglio-Settembre, 1962. Bisognerebbe forse aggiungere che una delle ragioni che, specialmente nell'Italia Centrale e Settentrionale, richiama l'attenzione ai voti di preferenza è la stabilità dell'elettorato e il bisogno, quindi, di una p·iù approfondita analisi del comportamento elettorale. Vedasi anche J. PLAMENATZe G. SART0RI, Electoral Studies and Democratic Theory, in « Politica! Studies », voi. VI, n. I, Feb. 1958. 2 I due studi specificamente dedicati a questo argomento sono quello di L. D'AMATO (Il voto ·di preferenza, in.« Rassegna Italiana di Sociologia», anno. III, n. 2, Aprile-Luglio 1962) e quello di G. ScHEPIS (Cap. VII dello studio intitolato « Analisi statistica dei risultati», nel volume Elezioni e comportamento elettorale in Italia, a cura di J. LA PALOMBARA e A. SPREAFICOM, ilano, 1963). Ad alcuni aspetti del problema si accenna in J. LA PALOMBARA, The Italian Elections and the Problem of Representation, in « American Politica! Science Review », Vol. XLVII, Sept. 1953, pp. 673-703; per un uso intelligente del materiale sui voti di preferenza, vedasi anche L. MEZZAFERR0, Comportamenti elettorali nel Delta padano, « Il Mulino», anno VII, n. 83, Sett. 1958. La migliore discussione teorica dei rapporti fra elettorato e rappresentanza è quella di G. SART0RIn, el volume collettaneo da lui diretto: Il Parlamento Italiano 1946-1963, Napoli ESI, 1963, Parte IV, pp. 289-311. 3 Art. cit., pp. 3 e 15-6. Bibliotecaginobianco

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