Rocco Palestra - Bruno Lauretano dispo,nibile un fondo di 58 milioni che, applicati a studi per il rimboschimento, il miglioramento dei pascoli, l'introduzio-ne di nuove coltivazio11i, la migliore conoscenza del territorio, potrebbero favorire lo sviluppo della Provincia. In sostanza, qui s'è voluto chiedere un aiuto per la « lettura» dei territori difficili (non v'era niente di più difficile dell'attuale territorio israeliano) nella speranza che esso valga a porre un qualche rimedio alla povertà delle persone e degli enti. Non tutto si può fare in pianura, e l'Italia è fatta più di colline aspre cl1e di pianure. Si potrebbe, però, fare anche un altro· discorso, e dire che, se non si farà qualcosa per le Amministrazioni delle Provincie povere, per obbligar.le ad aiutarsi, per favorire in qualcl1e maniera i loro territori, assai meglio sarebbe affidare le strade all'ANAS, i malati di mente al Ministero della Sanità, gli esposti, gli orfani, i ciechi ed i sordomuti all'OMNI, ed abolire Amministrazioni e Consigli Provinciali, troppo spesso sedi di inutili, o addiritura dannose, accademie. Rocco PoLESTRA Il processo all'alunno Varie volte si è detto che la scuola italiana ha bisogno di una riforma « in capite et in membris »: ha bisogno, cioè, di una ristrutturazione fondamentale. La scuola media, divenuta, nello spirito della legge costituzionale . (art. 34 della Costituzione), scuola di obbligo, è stata riformata (v. testo della legge n. 1859, G.U. 31.1.1963). Ma tale riforma si attua in mezzo a mille difficoltà: per citarne solo alcune, ricorderemo l'atteggiamento frenante e la diffidenza degli insegnanti, in prevalenza passatisti e sordi a ogni fremito di riforma, la inadeguatezza delle attrezzature e della strumentazio,ne didattica in dotazione alle scuole, i facili luoghi comu.ni secondo i quali il « passivismo» è il regime ottimo di studio e l'« attivismo» una funesta impresa, che, do·po aver dato i _suoiamari frutti all'estero, si prepara a dare i suoi frutti amari in Italia. A parte queste considerazioni, che avvisano sul fatto che alla riforma di diritto non ha corrisposto o ha corrisp:osto malamente una riforma di fatto, bisogna notare che tutta una vasta area dell'istituzione scolastica italiana (in particolare l'istruzione superiore) attende ancora la sua riforma e che nella parte giuridica della vita della scuola molto resta da svecchiare . . Ci proponiamo qui di esaminare un organo collegiale della scuola chè, per la delicatezza delle competenze che gli vengono riconosciute e per la facoltà che gli è attribuita, di determinare l'indirizzo generale e didattico dell'istituto, appare quale un supremo organo di governo della scuola. Intendiamo riferirci al Collegio dei professori. Le adunanze del Collegio possono avere 42 \ Bibliotecaginobianco
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