Nord e Sud - anno XI - n. 53 - maggio 1964

.... ,... Giornale a più voci Valgano tre esempi tolti dalla Provincia di Avellino che cl1i scrive conosce· abbastanza per parlarne con una certa probabilità di non sbagliare. Il primo di questi esempi riguarda il nocciolo: co·rylus avellana da cui trae il nome il capoluogo e di cui la Provincia, in un momento di sfogo della retorica locale, fu dichiarata patrona. È una delle culture pil1 redditizie di tutto l'arco della produzione agricola, ma praticata ancora con sistemi assai antichi che non hanno subito alcuna evoluzione. Il noccioloandrebbe studiato per due scopi essenziali: a) trovare (o creare) variétà adatte a zone ecologiche rneno favorite di q_t1elle in ct1i ora ·esso prospera, compito certo arduo, ma non impossibile (se si riuscisse a trovare varietà adatte a luoghi diversi da quelli dove l'albero prospera, ne risentirebbero vantaggio zone difficili, dentro e fuori la Provincia, co111inciando dalla disperata Alta Valle dell'Ofanto, la meno progredita dell'Irpinia); b) accrescere la produzione ed abbassarne i costi nelle aree vecchie e nelle nuove. Poiché v'è una carenza dello Stato, chiara e n1anifesta, nel settore della sperin1entazione agraria collinare, sarebbe assai utile che l'Amrninistrazione Provinciale si sostituisse allo Stato, creando, una stazione sperimentale specializzata, che avrebbe importanza anche per le altre aree dove il nocciolo è coltivato (Cuneo, Viterbo, Messina, ecc.). Questo passo, forse decisivo· per alcune migliaia di ettari, l'Amministrazione Provinciale non può farlo per mancanza di mezzi. Altri esempi: rimboschimento. La stessa Provincia è definita poeticamente « verde », ma è brulla e gialla, e selvatica in gran parte. Sul bilancio della sua Amministrazione Provinciale sono iscritte 150.000 lire per contributo alla spesa per il rimboschimento. Se, invece di qt1esta cifra irrisoria, fosse possibile stanziare almeno quindici milioni ogni anno per prove e sperimentazione con essenze forestali a rapido accrescimento, si avrebbe in pochi anni una base per un piano di rimboschimento economicamente conveniente. - Terzo esempio: nell'alta Valle dell'Ofanto, tra Nusco e Calitri, vi sono argille cl1e sono• da ritenere ottime sotto tutti i riguardi: molte greificano bene, ed i laterizi prodotti nelle poche piccole fabbriche locali, sono esenti da efflorescenze saline. Non c'è un quattrino per far eseguire uno studio geologico, chimico, con prove di resistenza di queste argille e di questi manufatti, uno studio che potrebbe incoraggiare iniziative dell'industria privata o di quella a partecipazione statale. Intanto l'esodo continua e l'unico rimedio, quest'industria, non può applicarsi per q_uella mancanza di cognizioni sul materiale che dipende dall'esiguità del bilancio d~ll'Amministrazione Provinciale. Né questi sono i soli esempi, né questa è la sola provincia povera. Il contributo per il n1antenimento dei malati di mente potrebbe anche essere lieve, ad es. 200 lire al giorno per I1coverato, somma che sqrebbe appena un settimo o un ottavo della retta media giornaliera. Secondo il ·citato bilancio di previsione dell'Amministrazione Provinciale di Potenza, in quella Provincia v'erano 800 ricoverati, per i quali si prevedeva 1.l.I1:raetta di 1750 lire giornaliere. Se le si concedesse un contributo di- 200 1ire, sarebbe 41 Bibliotecaginob,.anco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==