Giornale a più voci sunte in n1ateria dalla D.C. e dal P.S.I. in occasione delle trattative - poi fallite - svoltesi dopo il 28 aprile per la formazione di un governo di centro-sinistra. Anche da queste sommarie indicazioni balza subito evidente per chi abbia seguito gli sviluppi della questione negli ultimi tempi, le analogie di contenuto fra lo schema predisposto dalla Co-mmissione Pieraccini e quello a suo tempo elaborato dalla Commissione Sullo. Un più ampio discorso sui diversi aspetti del nuovo schema potrà essere svolto quando il relativo disegno di legge sarà presentato al Parlamento. L'invio preventivo di esso alle segreterie dei quattro partiti, procedura criticata da qualche parte in quanto. sposterebbe il campo del dibattito politico al di fuori dalla sua sede naturale, il Parlamento, sembra costituire un atto di realismo politico• in quanto diretta ad eliminare ogni equivoco ed a permettere u11 dib-attito in materia all'interno di ciascun partito, con la conseguente assunzione di chiare responsabilità da parte di ognuno. In tale fase, oltre che alla scelta di cui si diceva prima, niente esclude che possa addivenirsi pure a n1odificazioni dello schema già predisposto, quando l'apprezzamento politico delle diverse esigenze, talvolta contrastanti fra di loro, ne dovesse dimostrare la necessità. Intanto, l'annuncio che il lavoro di elaborazione era stato condotto a termine dalla Commissiojne ministeriale, e che quindi si apriva una nuova fase dell'iter del progetto, è valso• di per sé a far riaccendere le vivaci polemiche che avevano preceduto le ultime elezioni politiche. In realtà, l'incidenza della riforma urbanistica sulla situazione sociale ed economica del paese si annuncia maggiore di quella avuta dalla avvenuta nazionalizzazione dell'industria elettrica toccando essa no,n un determinato settore, sia pure importantissin10, dell'i11iziativa economica privata, ma la stessa proprietà immobiliare (e più precisamente quella dei suoli urbani): un istituto, cioè, il cui regime giuridico caratterizza in larga misura il nostro ordinamento statuale. Le posizioni assunte in materia dai diversi partiti dello schieramento politico attengono direttamente alle diverse concezioni ideologiche, pur riscontrandosi una sostanziale concordanza sulla necessità di pervenire ad un n.uovo ordine urbanistico, dinanzi ad una situazione che si va facendo ogni . . ' giorno p1u -grave. Sotto -il profilo economico, secondo studi condotti dall'ILSES per conto del CNEL, nel 1962 il valore del patrimonio fondiario della sola città 1 di Milano era di 9745 miliardi: superiore, cioè, a quelle delle azioni di tutte le società italiane quotate in borsa (8754 n1iliardi) e con un incremento in 7 é::lnnidi 5901 miliardi. Il patrimonio fondiario per persona nella stessa città era, nel· 1956, di circa 2 milioni e 900 mila lire~ cioè più di sei volte superiore a quello riscontratosi nella stessa epoca in una grande città degli Stati Uniti come Detroit. Que·sti ed altri dati sono riportati in un recente libro scritto dall'ex 35 • Bibliotecaginobianco
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