Nord e Sud - anno XI - n. 53 - maggio 1964

.... Note della Redazione di violenza che caratterizzerebbe le giovani generazioni. Ma l'episodio dél quale parliamo non è un semplice fatto di violenza; più che di teppismo criminale, esso ci parla di un'infanzia impaurita,. di sordidi esempi da parte dei « grandi », di un disperato bisogno di affermazione e di compensazione. ll razzismo sceso al livello dei bambini: quale peggiore atto di accusa · nei confronti degli adulti? E veniamo al terzo punto, che riguarda, precisamente, gli adulti: quei silenziosi, tranquillissimi adulti che hanno assistito alla selvaggia aggressione con la distaccata curiosità di chi osserva, pon,iamo, una corsa di cani (ma gli spettatori delle corse di cani sono pure, in qualche modo, partecipi dell'avvenimento). Non vogliamo neppure chiederci quali fossero i sentimenti e le opinioni di quei cittadini: se, cioè, fossero razzisti o antirazzisti. Erano, comunque, degli adulti: e come tali - soltanto come tali - avrebbero dovuto sentire il dovere imperioso di intervenire, per mettere fine a una scena di cui essi, per il fatto stesso d'i essere degli adulti, erano principalmente responsabili. È probabile che quei cittadini appartenessero alla purtroppo vastissima categoria di coloro che non, si vogliono fare « coinvolgere », di quelli che « badano ai fatti propri »: ossia alla categoria che definiremm.o più pericolosa, perché è quella che, in ultima analisi, consente alla violenza ed alla sopraffazione di trionfare. Nel concludere i lavori del convegno che si è recentemente tenuto a Serapo sulla « gioventù e le sue maschere », Edgard Morin ha detto che bisogna superare lo schema che contrappone « lo stupido fervore della gioventù » alla « porcina saggezza » degli adulti. Se pensiamo agli adulti discesi d1 a qu.ell'autobus di New York, converremo tutti che mai aggettivo è stato più felic~mente appropriato. Ma l'aggettivo non è meno appropriato se pensiamo a coloro che nel nostro paese si dànno da fare _per organizzare e finanziare l'attività di una as:çociazione «giovanile», che si fregia del nome di « Giovane Italia». Questa associazione raccoglie nelle sue file gran parte dei «·ripetenti» reclutabili nei vari licei, e co·munque gli studenti ginnasiali e liceali più turbolenti: alcuni, magari, in buona fede, ma tutti deviati dai sentimenti civili e dalle aspirazioni culturali, che pure dovrebbero fiorire dal tirocinio scolastico dei giovani. Ed è questa associazione che promuove un'agitazione contro la scuola tutte le volte che dall'Alto Adige se ne fornisce la pretestuosa occasione, e che spesso organizza manifestazioni di vero e proprio teppismo politico. Pro·prio in questi giorni, nella. nostra città, alcuni affiliati di questa « ·Giovane Italia» sono stati protagonisti di una « spedizione punitiva» contro ùno studente antifascista, per « punirlo » di avere organizzato una commemorazione del 25 aprile . . Vogliamo augurarci che si agisca in maniera esemplare contro questi giovani teppisti. Sopratutto, però, ci sembra di poter pretendere che si indaghi una buona volta (da parte del Ministero degli Interni del Governo di centro-sinistra) per smr,,,scherare gli adulti che sono dietro 'la· « Giovane Italia», che ne tirano le fila e che ne alimentano le casse . 33 Bibliotecaginobianco

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