Giovanni Ferra·ra pensiero moderno, il loro oscillare continuo tra il bisogno d'essere all'altezza dei tempi e la mancanza di coraggio perfino d'essere integralmente cristiani nella cultura e nelle idee, tutt9 ciò ha inciso ed incide in senso negativo anche nella presenza politica del partito cattolico. e limita decisivamente le sue possibilità di incarnare l'anima di una democrazia moderna, diciamo pure di una « democrazia cristiana ~> moderna; nonché di assolvere fino in fondo il grande impegno, democratico della nostra epoca, la sfida al co1 munismo. Poiché l' « argine » contro il comunismo non può evidentemente essere costruito solo coi voti, con la fedeltà della polizia e dell'esercito, col possesso dei maggiori canali propagandistici, col ma11tenimento perpetuo di certi ministeri, e ' . COSI via. Tra gli stessi democristiani, pur se, com'è natt1rale, non in questi termini (che sono, del resto, è inutile dirlo, estremamente sommari), s'è fatta strada la consapevolezza di questo mezzo fallimento storico. La famosa frase attribuita ad Aldo Moro (al tempo della crisi Tambroni), ormai passata nella legg.enda e pertanto come tale significativa (la sua storicità è quanto meno dubbia), - « se· continua così finiremo per mendicare un posto nel nuovo CLN » - simboleggia abbastanza bene in una forma pc;1radossalmente ed irrealisticamente cata-. stra-fica la coscienza infelice della DC. E se si rileggono i di~corsi dello stesso Moro si troverà che questo complesso personaggio- della nostra vita politica ha tro-vato la sua « originalità » proprio nell'essere stato l'unico grande capo democristiano a problematizzare la possibilità del permanere d'una posizione maggio,ritaria della DC, e nell'aver impostato la propria azione politica proprio sull'ipotesi che fosse venuto· per la DC il momento- di condividere le responsabilità del potere e della potenza politica con altre fo,rze: non solo e non tanto per le cautele « giurisdizionalistiche » d'un De Gasperi, quanto e soprattutto perché la DC non è in grado di sostenere da sola il peso della battaglia ideale e politica della democrazia occidentale in Italia, nel nostro tempo. Nella posizio,ne \ dell'on. Moro· s'è espressa (non certo in fo,rma aperta, ma tuttavia :chiaramente) - la più alta consapevolezza finora raggiunta in quel / partito delle difficoltà e dei limiti necessari della presenza cattolica f _· in Italia - e perciò anche della effettiva forza di questa presenza. Qui I • ! sta il significato del discorso « moroteo » sulla « irreversibilità della I !- formula dell'attuale governo », ed è ben comprensibile che la democrazia \ integralista e le forze decisamente reazionarie, in strano e mirabile ~ connubio, si oppongano a questo discorso: che è invero, anzitutto e soprattutto, un discorso sulla DC. .,,- Si ricorderà bene che al tempo della campagna elettorale politica 10 Bibliotecaginobianco
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