Clemente Maglietta la disciplina e la organizzazio·ne. Le ragioni ideali erano sintetizzate nell'uso - il solo - di armi so-vietiche. La. pro-paganda era a ritmo obbligato: la guerra, la disciplina di- guerra, la organizzazio-ne di guerra, la creazione di una agricoltura per i contadini e per la guerra, di una industria per gli operai e per la guerra, di una scuola per l'avvenire e per la guerra. Il Quinto Reggimento, le Brigate Internazionali erano l'esempio di quello che bisognava fare. Il che non es'clude che la esperienza. formativa crei - in Spagna - anche una vigorosa spinta ideologica nella gioventù. Ma resta un termine di co11fro•nto permanente tra chi ·sapeva co·mbattere e chi eroicamente scherzava con la guerra; tra chi chiudeva la frontiera terrestre e chi violava quella marittima per fornire le armi al governo legale; tra chi dava al paese qualche cosa di più di uomi11i disposti al sacrificio: quadri nuovi, educati alla dura scuola del sacrificio. Lo so che è difficile capire queste cose p~r chi si mette a collocare su urta carta gigante le bandierine multicolori ed i _quadratini fosforescenti. Ma bisognava essere là, a sentire uno spagnolo qualsiasi nei giudizi che formulava, su Ma.drid soprattutto, quand·o fu abbandonata dal governo e tenuta dal popolo. Colpe, responsabili~à, violenze (dopo) giudicate inutili, debolezze.- Ma annotando queste cose, bisogna porsi nell'ambiente e nel tempo-, ed allora il giudizio storico sarà obiettivo. Il Thomas ci parla di contrasti tra la direzione spagnola del PCS e la rappresentanza russa e del Comintern. Può darsi, anzi certamente qualche cosa ci deve essere stato. Ma questo va ancora ad onore di chi ha difeso il suo punto di vista, con sua personale• responsabilità. E quanti hanno duramente pagato ... in Spagna... all'estero ... in Russia! In un mondo cl1e esalta il quieto vivere ed il compromesso, che coltiva la belva con zuccherini e che brinda cinicamente sulla sorte di un po,polo, beati coloro che seppero combattere « convincendo », anche se no-n « vi11cendo ». So che quello che dico 110n è freddamente obiettivo. Ma come posso seguire il Thomas quando fornisce ad ogni pagina in cui tratta di queste cose la annotazione: « scomparso in Russia », « fucilato », « suicida », co-me se registrasse anagraficamente cose di importanz~ esclusivamente statistica? Come posso seguire l'autore del libro quando annota la sorte degli uomini « importanti » della Repubblica e si compiace della rottura di Tizio col partito e di Caio con la Repubblica? Co•me posso seguirlo, quando, ancora compiaciuto, insinua che c'era fango tra le file della Repubblica ed inganno o manovra_ politica ... come gli avvenimenti perso-nali hanno poi dimostrato con---El Campesino, co11 Diaz, con Hernandez e tanti altri? 90 Bibliotecaginobianco I • 1 \
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