Nord e Sud - anno XI - n. 51 - marzo 1964

Cleniente Maglietta . . della assunzione di responsabilità della classe operaia e del terribile travaglio che la porta alla soglia della guerra, con una CNT anarchica ricca di centinaia di migliaia di iscritti, mentre solò poche decine di migliaia sono gli aderenti alla UGT socialista, non si può capire la storia della guerra, la storia della Spagna. Se non si afferma il senso profondo, economico, politico, ideale, religioso, storico, intellettuale, dèl problema delle autonomie, è difficile capire quanto assurda sia ancora oggi la posizione di chi nega i fatti della vita e della realtà, riconoscendo ai cittadini di Navarra di essere con « Dios y Don Carlos » e negando ai baschi, di altra lingua, razza e caratteri fisici, un minimo di autogoverno-, o negando ai Catalani, che nella storia spagnola hann.o avuto una propria storia, il diritto di sognare in lingua catalana. Anche il fanatismo con il quale si è combattuto dalle due parti non è un fatto che si possa attribuire soltanto alla emotività particolare del popolo e non allo sviluppo delle idee: da un lato la convinzione di vedere conculcati diritti « divini » e dall'altra la co-nvinzione d~ vedere impediti, dalla violenza e dall'inganno, i passi anche più semplici sulla via della civiltà. Quanto al marxismo, è veramente stupefacente che un laburista i11~ glese, storico per di più, non comprenda quanto sia drammatico quel travaglio che il popolo· spagnolo ha affrontato nel giro di mesi, giocando co-11 la vita e con la morte, laddove altri pàesi hanno m.esso un intero secolo ad uscirne, quando ne sono usciti; quanto possa essere faticosa, e in certe circostanze dolorosa, la evoluzione di una dottrina socialista che fa le sue prove nel quadro dell'evoluzione del pensiero occidentale, che solleva, come lievito, masse po_ssenti in azione e pensiero politico, che fa parte del classico bagaglio del pensiero mo,derno in tutte le sue ramificazioni riformistiche, massimalistiche, comuniste. Quanto alla « legalità », non v'è dubbio che un'analisi seria ed· obiet- , . tiva, do-po venticinque anni come quelli da noi vissuti, esige la conoscenza della posizione diplomatica, militare e politica in base alla quale si regolarono i più importanti paesi del mondo. Non si può disco11oscere la coerenza, la imperturbabilità e la capacità diplomatica dei paesi fascisti. No·n si può non mettere in chiaro, come lezione della storià, la debolezza, la cecità, la incapacità di valutazione anche militare degli avvenimenti spagnoli da parte dell'Inghilterra e della Francia. E, ci pare, che, ·per quanto male si voglia alla Russia, no,n si possa negare a questo paese, tenendo col)to dello scacchiere mondiale, di avere assunto allora una posizione corretta. Un paese che co1ne l'Inghilterra accetta la efficacia della pirateria sul mare e della belligeranza di fatto tra due parti 82 \ Bibliotecaginobianco I \

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