Editoriale localizzati nel prossimo futuro nuovi impianti inditstriali, provocando il ricorso a manodopera immigrata e quindi un'u~teriore congestione demografica urbanistica industriale. Si potrebbe ricorrere, cioè, a « provvedime11ti di tipo inglese », e stabilire che, per creare uno stabilimento nelle aree di raggiunta piena occupazione, sia necessario ottenere dai pubblici poteri un « certificato di idoneità all'insediamento », da rilasciarsi soltanto nei casi in cui risulti chiaramente che lo stabi~imento in questione non potrebbe essere localizzato altrove. Provvedimenti come questi potrebbero avere una doppia efficacia: arrestare direttamente taluni processi di congestionamento nel Nord, frenare indirettamente l'esodo dal Sud. Chi si vedesse rifiutato il « certificato di idorieità all'insediamento » nella provincia di Milano, o di Genova, o di Torino, a Mestre o in Val d'Aosta, ·ad Alessandria o a Bolzano, dovrebbe, infatti, orientarsi verso la scelta di un'altra loca.;. lizzazione, e si orienterebbe preferibilmente verso una provincia nella quale siano disponibili riserve di manodopera e per l'industrializzazione della quale siano stati predisposti congrui incentivi di natura fiscale e creditizia: in gran parte dei casi, cioè, si avrebbe-un dirottamento delle decisioni d_i investimento industriale dalle provincie caratterizzate da intensi fenomeni di immigrazione alle provincie caratterizzate da altret.:. tanto intensi fenomeni di emigrazione. E ne deriverebbe, -quindi, u11a spinta considerevole a favore dell'industrializzazione di provincie dell'Italia meridonale, una spir7,ta che potrebbe compensare i rallentamenti che per altri versi la politica meridionalista potrebbe essere costretta a subire e che comunque devono essere contenitti ,zei più ristretti termini possibili. Come si vede, in ultima analisi, le preoccupazioni che ci sem_brano da tener presenti a pro' del Mezzogiorno nel difficile momento attuale non sono di natura settoriale e, tanto meno, campanilistica. Oggi come oggi, l'analisi serena dei problemi che sono sitl tappeto dimostra una volta di più che la politica meridionalistica è di per sé un pùnto d'incontro obbligato tra le esigenze della progran1mazione, quelle del sollevamento delle aree depresse e quelle del co11trollo delle aree sovrasvilitppate. Ancora una volta, quindi, il Mezzogiorno è il vero punto nodale della vita politica e sociale del nostro paese. Non lo dimentichi nessuno: né il governo, né le opposizioni; né le pu·bbliche amministrazioni, né i partiti; né la Confindustria, né la CGIL. 6 Bibliotecaginobianco
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