Nord e Sud - anno XI - n. 51 - marzo 1964

La .trappola dei 1noderati Il secondo fatto è che gli Stati Uniti non sono per ~iente disposti ad iniziare il negoziato sulla base degli orientamenti di massima fissati in dicembre: la formula adottata dai Sei per identificare le cosiddette « differenze sensibili » fra i livelli tariffari europei ed americani viene giudicata assolutamente insoddisfacente. In una prospettiva, dunque, la costruzione di organismi economici comunitari non farà un passo avanti, e così anche le trattative tariffarie con gli USA. Ma chi ci assicura che la base dell'immancabile ricatto gollista non sia centrato - invece che sulle strutture economiche - sull'avvio di istituti permanenti di consultazione politica? Perché De Gaulle, nel suo disprezzo per l'economia, dovrebbe arrestarsi dinanzi agli interessi degli agricoltori francesi, se dovesse sacrificarli all'Europa delle Patrie? Personalmente, ritengo che la prospettiva di un'Eµropa moderata non dia alcun fastidio alla Germania di Erhard, tanto più in vista delle elezioni tedesche, tanto più se si potrà barattarla co11 un allentamento della disciplina comunitaria in materia di scambi co-n i paesi terzi e di apertura alle trattative commerciali con gli americani. Anche per questo ritengo che sarebbe una vera co-ndanna della democrazia italiana e dell'ardito esperimento politico in atto nel nostro paese se ci lasciassimo coinvolgere nella rete dei particolarismi che dilaniano l'Europa dei Sei, puntando a nostra volta - come è già avvenuto a Bruxelles in dicembre - su rivendicazioni economiche e di n1ercato, anche importanti. Non v'è alcun dubbio che l'obbiettivo di fondo dei democratici italiani no-n può che essere la realizzazione del grande disegno kennediano della partnership e della interdipendenza fra Europa e Stati Uniti. Per raggiungere questo obbiettivo è evidente che la costruzione dell'Europa è pregiudiziale, ma evidentemente non si può tratta.re di 11n'Et1ropa qualunque, tanto meno. di un'Europa gollista, perché questa: appunto, nega alla radice il disegno kennediano, postula una confederazione ~uropea scissa dalla Comunità atlantica, mira a creare una « terza forza » mondiale, sotto la leadership francese. Neppure, d'altra parte, mi sembra ipotizzabile un'Europa con l'Inghilterra, senza la Francia. È. un argomento che può valere un giorno, come spunto· polemico, ma crolla non appena si dia un'occhiata alla carta economica dell'Europa e si noti che sono già sorte nuove linee di fro•ntiera al posto delle antiche, tanto ·che - come è stato detto -- « in Italia il confine non è più sulle Alpi, i:na passa a cavallo del Po e della linea gotica ». A mio· avviso, equivarrebbe a lasciarsi irretire nella· visione generale 73 Bibliotecaginobianco

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