Nord e Sud - anno XI - n. 51 - marzo 1964

Mario Di Bartolomei disparità tariffarie tra Stati Uniti e CEE - sono di fatto i principali fornitori della CEE. Limitando le riduzioni tariffarie su tali merci, la Comunità non potrà forzare gli Stati Uniti a ridurre le proprie tariffe, ma urterà meramente gli interessi di Paesi come la Svizzera e ·il Regr10 Unito. Se dal lato dei prodotti industriali così poco si" è fatto, quant<? ai prodotti agricoli, che sono _di particolare interesse per il Regno Unito, le prospettive sono assolutamente nere. È vero che i nuovi regolamenti agricoli sulla carne e sui pro,dotti del latte includono· ·a1cu11e salvaguardie temporanee a favore delle esportazioni danesi verso la Germania. Ma la Francia è riuscita a bloccare tutti gli emendamenti suggeriti per assicurare certi rimedi semia11tomatici nel caso che le esportazioni dei paesi terzi verso la Comu11ità diminuiranno troppo rapidamente. E le proposte, sulla base delle quali la Co-munità affr·onterà la parte agricola delle trattative del GATT, sono così vaghe che significano poco o niente·». Ma anche Erhard è stato soddisfatto. Se Parigi aveva bisogno di un risultato pratico per l'interno - la definizione dei regolamenti - e di un risultato di prestigio per la sua politica internazio·nale - il cedimento dei partners alla scadenza del 31 dicembre - esigenze pressoché analoghe aveva Bonn. ·I tedeschi infatti d.òvevano da un lato tentare il mantenimento dell'alta protezione dei loro prodotti agricoli, dall'altro avevano bisogno di qualifica~si come i sostenitori di un MEC aperto verso i paesi terzi, pro·nto a partecipare al « Kenn-edy round » · senza riserve mentali, perché questo era il dono che Erhard doveva recare a Johnson in occasio,ne del viaggio- a Washington. La prova di lealismo atlantico è riuscita· in pieno. Quanto agli interessi degli agrari tedeschi si può star certi che Erhard, almeno p_rima delle elezioni, non consentirà il varo del prezzo- unico dei cereali: intanto, non vuole neppure sentirne parlare. Né le prospettive sono migliorate nel corso degli ultimi due mesi; sono anzi intervenuti· due fatti che le ha~no notevolmente peggiorate. Vi è stato, in primo luogo·, l'acce~no di De Gaulle nel corso della sua conferenza stampa del 29 gennaio scorso : « I Sei non potranno negoziare CO•n gli altri paesi e in particolare- con gli Stati Uniti, se .prima non saranno diventate esecutive le linee dettagliate di applicazione dei regolamenti agricoli approvati in dicembre e se no·n saranno p_reventiyamente fissati i prezzi agricoli comuni ». Non è difficile capire: D~ Gaulle esige né più né meno la unificazione dei prezzi dei cereali prevista dal piano Mansholt .entro il 4 maggio 19~4, mentre Erhard non può concederla prima della fine del 1966, altrimenti rischia di perdere le elezioni. 72 Bibliotecaginobianco . . \

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==