NOTE DELLA . REDAZIONE C' è un limite::per tutto C'è un limite· per tutto, e per tutti. Ma la regola non sembra avere alcun valore per il PCI e per l'on. Togliatti; e l'articolo di Rinascita del 1° ·febbraio, nel quale l' on. Togllatti lia dato conto del suo recente viaggio in Iugoslavia, ne è una nuova riprova. Il PCI, e per esso l'on. Togliatti, furono a suo tempo tra i più solerti e diligenti sostenitori dell'iniziativa staliniana contro la Jugoslavia e il suo reginte. Npn sono molti anni: ma chi si prendesse la briga di rispolverare la stampa comunista italiana di quindici anni or ·sono non, crederebbe possibile che le stesse penne possano scrivere oggi cose tanto diverse. La Jugoslavia veniva attaccata, perché una cricca stretta intorno al maresciallo Tito aveva sotto·posto il _paese alla sua capricciosa dominazione; perché il tipo di -regime colà realizzato segnava un precipitoso e catastrofico ritorno a forme deteriori di ord.inamento borghese della società; perché la necessità di stringere rapporti politici e commerciali col mondo occidentale, in cui gli iugoslavi dicevano di essersi venuti a trovare per sfuggire alla minaccia e alle rappresaglie sovie:tiche, era invece una vergognosa capitolazione dinanzi alla politica imperialistica del · capitalismo internazionale; perçh~ il cosidetto federalismo del regime repubblicano iugoslavo era una mera facciata a copertura dèl tirannico centralismo di Belgrado; ' . e COSl via. In queste accuse non si riversava, peraltro, soltanto il fervore e lo zelo, ben noti, del PCI verso le direttive moscovite; fervore e -zelo che pure sono elementi originari e permanenti di tutta la condotta del PCI finÒ ad oggi. Si rivelavano anche quel particolare ·zelo e quel particolare f ervorè che il PCI aveva per Stalin e per quanto da Stalin pronianasse. Oggi l' on. Togliatti può scrivere che, nella sua iniziativa contro la Ju.goslavia, il defunto . dittatore commise « un errore gravissimo·, indice di superficialità burocratica nel giudizio su fatti .e circostanze ». Può scrivere che le accuse rivolte a suo tempo alla Jugoslavia erano « essurde calunnie di natura poliziesca ». Pttò scrivere questo- ed altro. 1\1.aqu.indici anni or sono egli credeva .a quelle « assurde calunnie» e condivideva quell'« erro.re gravissimo»; e aggiungeva a ciò una esaltazione indiscriminata, entusiastica, senza alcu1ia risèrva di nessun genere, ai principi e all'azione del comunis1no staliniano, che gli permetteva di ·considerare con scandalizzata degnazione i poveri untorelli della -. democrazia (borghese) o del socialismo (spurio) che non si erano levati ad intendere tanta altezza di pensiero e a partecipare a tanto fervore di opere. Certo, tutto cambia e la politica ha ritmi ed espressioni imprevedibili. Ma il mutamento rispetto alla valutazipne di Stalin e dell'opera di Stalin 62 Bibliotecaginobianco \ l \
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==