Romq,-regione crudele con i suoi cittadini. È una città « nemica » per tre quarti dei suoi abitanti. Roma, del resto, ha avuto le più inette maggioranze e amministrazioni d'Italia, ha conosciuto i peggiori scandali. Ha espresso giunte di centro-destra ~ clerico-fasciste fino a pochi mesi or sono. Roma è probabilmente la città d'Italia più carent~ di spirito civico, di senso di colleganza tra i suoi cittadini, di consapevole comunanza di interessi comunali. Non funziona da « crogiolo » per i dieci popoli italioti che vi affluiscono; ma approfondisce e intristisce le loro diversità regionalistiche e paesane. No-n riesce neppure ad elaborare un suo riconoscibile costume. I « romani di Roma » sono ormai una triste . . retorica. Gli im~igrati non son.o un po·polo, ma un armento. * * * È possibile trarre qualche conclusione utile da tutto cio? Probabilmènte l'unica conclusione utile è la segt1ente: Roma non è ancora, . . ma sta diventando (lo è già dal punto di vista dell'accentramento demografico e della capacità di attrazione di forze di lavoro pro-vinciali e regio•nali) una megalopoli, una città-regione. Ciò vuol dire che il Lazio sta avviandosi ad essere una regione-città. Questa consapevolezza deve dunque orientare· ogni azione- (culturale, sociale, politica, elettorale, ecc.) che le forze democratiche sono· chiamate a svolgere in direziòne della prossima e auspicata attuazione del disposto costituzionale relativo· all'Ente Regione. Esse debbo.no ormai vedere i problemi (li -R.omà come problemi della Regione Laziale, risolvibili, cioè, in un più ampio e pianificato complesso urbanistico-paesistico, produttivo, demografico, ecc ..· MARCO CESARINI SFORZA · 61 Bibliotecaginobianco
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