Nord e Sud - anno XI - n. 51 - marzo 1964

Roma-regione I « pendolari » di Priverno stanno sui mezzi di trasporto complessivamente circa sei ore al giorno (la ·giornata lavorativa diventa così di quattordici ore); quelli di Cisterna non meno di quattro ore; quelli dei Castelli almeno due ore e mezza; quelli di Sezze, Subiaco e GenzanoNettuno almeno cinque ore. Quelli di Velletri cosumano sui treni e le corriere 720 ore all'anno per lavoratore e oltre due milioni di ore complessivamente. Quelli di Priverno 1.200 ore a testa e quasi cinque milioni co·mplessivamente. Entro la cerchia cittadina, per spostarsi come son costretti a fare quasi tutti i lavoratori, e cioè da periferia a pe~iferia, ognuno consuma almeno• quindiçi ore alla settimana, perd.e cioè due e più intere giornate lavorative ogni sei. La necessità di questi spostamenti ha _prodotto grosse ripercussioni sul modo con cui metà della po,polazio11e di Roma (o,perai, studenti, impiegati dece11trati, ecc.) impiega i suoi redditi. Sempre nel 1962 venne calcolato che le spese di trasporto incidevano sulla retribuzione del lavoratore dall'8 all'l 1 per cento se si trattava di soggetti dimoranti nella cercl1ia urbana, e dal 15 al 20 per cento, con punte fino al 30 per cento per coloro che provenivano dall'entroterra. È probabile che oggi la fetta mediamente tolta ai salari operai dal1e spese di trasporto sia vicina al 15 per cento. I lavoratori dei Castelli lasciano sicuramente, ad esempio, più di 5 miliardi all'anno sui « tranvetti » e le corriere che li portano a Roma. D'altra parte, la spesa per l'acquisto di automezzi privati è stata a Roma, nel 1963, certam~nte no1 n inferiore ai 90 miliardi complessivi. Circolano attt1almente 400.000 autovetture private, le ctti spese di gestione (a1nmortamenti e assicurazioni co1nprese) superano largamente i 120 miliardi all'anno. Le variazio•ni portate da questi fatti sull'utilizzazione del reddito dei romani sono vistose. Nel 1953 il reddito netto prodotto per abitante 11el settore privato e nella pubblica am1ninistrazione era di 234.000 lire. Nel 1963 è stato di 620.000 lire, è aumentato cioè di due volte e 111ezzo.Ma, tra il 1953 e il 1963, il numero delle autovetture circolanti è a11me11tato di ben otto volte, passando· dalle 48.000 del 1953 alle 400.000 di oggi. Nel 1953 Roma spese cinque miliardi e mezzo per acquisti di autovetture e 14 miliardi ·per l'esercizio di quelle in circolazio,ne: le spese per la motorizzazione incisero-, dunque, allora, soltanto per il 2,5 per cento del reddito netto prodotto. Nel 1963 le spese per la motorizzazione hanno invece superato il 15 per cento del reddito. Le statistiche sono elequenti. Dieci anrii ·or sono le spese di alimentazione incidevano sui bilanci familiari per oltre il 40 per cento del totale; seguivano (20 per cento) le spese per l'abitazione, poi ( 15 per 59 Bibliotecaginobianco

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