ROma - • regione di Marco Cesarini Sforza Espongo qui, disponendoli in ordine ~ogico, alcuni dati ed· appunti da me raccolti in circa due anni di lavoro a livello giornalistico, definibile come un tentativo di avvicinamento ai problemi posti dallo sviluppo di Roma nell'ultimo ventennio (vedi la rubrica « Colonna Antonina » del settimanale -Il Man.do). Le poche conclusioni che alterno ai dati di fatto vanno considerate soltanto come parziali e provvisorie. Chi scrive di Ro·ma odierna, del resto, rischia sempre grosso. Fanno ostacolo alla esatta comprensione dei problemi di questa nuova, abnorme ed elusiva città (e dei suoi rapporti con il resto del paese) non soltanto l'inesistenza di studi e di ricerche di fondoJ o la scarsezza e contradditorietà delle rilevazioni statistiche, ma anche la vischiosità della ·retor~ca e della tradizio·ne. È certamente cosa paradossale, infine, che gli italiani colti conoscano oggi assai meglio la realtà delle « coree » milanesi, di Genova, perfino di Napoli, o della periferia industriale d.i Torino, che non quella della città capitale. Le dimensioni di Roma. - Nel cinquantennio 1871-1921 la popolazione presente crebbe a Roma soltanto da circa 245.000 a 690.000 unità, · con un tasso di incremento medio annuo per 1nille abitanti inferiore a venti. Do·po il 1921 la curva di incremento si impenna bruscamente: Roma conta un milione di abitanti nel 1931, un milione e 180.000 nel 1936, un milione e 700.000 al censimento del 4 novembre 1951 (tasso di incremento medio annuo per mille abitanti eguale a trenta). L'esplosione si verifica dopo questa data. Nel decennio 1951-1961 la popolazione presente cresce di 350.000 unità, e· cioè di quanto crebbe nell'intero primo quarantennio dopo Porta Pia. Dal '61 al '63, grazie a_llaabolizione della legge fascista contro l'urbanesimo e a un incremento demografico naturale pari a circa 96.000 anime all'anno, cresce di altre 300.000 cittadini. Nel '53 l'eccedenza degli immigrati sugli emigrati si aggirava intorno ai 23.000 individui; dieci anni dopo, nel '63, il numero è salito a 66.000. Alla fine dell'anno in corso, in conclusione, Roma raggiungerà probabilmente, come amano scrivere i suoi cronisti, « il traguardo » dei due milioni e mezzo di abitanti. Ciò vuol dire che, se l'attuale ritmo di incremento dovesse persistere, la città potrebbe rag48 ' Bibliotecaginobianco •
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==