Le prospettive dell'urbanizzazione è sempre più esigente; bisogna rinnovare !'attrezzature urbana ereditata dal passato in funzione dei nuovi gusti e dei nuovi bisogni. Già si incomincia a intravedere quali saranno questi bisogni. Ma quale sarà il nuovo « buon gusto » in campo urbanistico? Il gusto e l'estetica nella nuova città. - La più profonda delle rivoluzioni causate dall'urbanizzazio·ne in corso si verifica senza dubbio nel campo dell'estetica, dell'arte di vivere. Questo· genere di considerazi(?ni è stato, fino ai nostri giorni, appannaggio di un piccolo numero di privilegiati che formavano la clientela degli art~sti. L'arte degli architetti in particolare aveva per 01 ggetto .la costruzio·ne di castelli, di dimore signorili o di edifici che esprimessero· il prestigio di qualche grande istituzione: cattedrali, edifici pubblici, palazzi di giustizia, edifici comunali, sedi sociali di grandi società, musei e gallerie, archi di trionfo ed altri monumenti. I giovani architetti che escono dalle grandi scuole di Belle Arti debbono talvolta progettare, per i loro esami, ancora dei monumenti classici. Ora, nel XX secolo, l'arte e il buon gusto si sono sorprendentemente polarizzati. L'accesso a questi campi una volta così riservati è stato largamente aperto al grande pubblico, .alla massa; e così una immensa speranza si è accesa, per l'intera· umanità, di accedere ben presto, al di là della sicurezza sociale. e del welf are state, ad una maniera .di vivere bella e di buon gusto. Gli ~rtisti l'hanno immediatamente capito e le loro espressioni rivoluzionarie hanno viva- _mente colpito le generazioni educate secondo le antiche concezioni. Perché, per rispondere a questa nuova do·manda, l'arte contemporanea doveva una volta. di più invadere campi nuovi, che finora le erano stati preclusi, ed elaborare a questo fine forme e metodi nuovi. La maggioranza delle grandi idee, dei nuovi stili è originaria d'Europa. Ma l'élite degli Stati Uniti sembra aver compreso le esigenze dell'epoca, per l'Arte, prima della maggioranza delle élites europee; e fu il ~uccesso in America che lanciò le nuove mode, molte delle quali vennero poi, come boomerangs, ad appassionare l'Europa. Il compianto Henhy Churchill,_ senzà dubbio uno degli architetti che avevano meglio capito i tempi e gli aspetti sociali dell'architettura, s~riveva a Philadelphia, poche settimane prima della sua morte, che Parigi possedeva due monumenti che hanno marcato, nel XIX secolo, la fine d'una grande epoca e l'inizio di un'età nuova: l'Arco di Trionfo dell'Etoile segna la fine dei grandi monumenti classici e la fine d'un ordine sociale; la Tour Eiffel si innalza, « sin1bolo d-'una architettura 25 Bibliotecaginobianco
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