Jean Gottmanrt egualmente, se non più difficile che se il cambiam.ento si verificasse all'inverso. In media, t1n individuo educato s'adatta meglio di un ignorante. E inoltre, le città dormitorio non eqll:ipaggiate per il tempo libero degli adulti provocano altre insoddisfazioni, frustrazio-ni, difficoltà di ad~ttame_nto per persone provenienti da ambienti so·ciali molto differenti. Per le città nuove converrebbe citare Henri Bergson: « è la durata che fa la qualità». Si potrebbe però facilmente accelerare il valore che ha, in questo senso, ogni giornata, a condizione di fare uno· sforzo. Sotto questo pro,filo, gli Stati Uniti hanno due grandi vantaggi: in primo luogo la mobilità degli americani, onde tutto ciò che è_ ad t1n'ora di automobile si trova alla loro porta, il che non può rientrare nella concezione dell'europeo medio; in secondo luogo, l'o"rganizzazione sociale americana, che crea più rapidamente l'intesa tra vicini, il club di quartiere o di piccola città che condanna come asociali le attitudini negative a riguardo del vicinato. Strana psicologia, direbbero gli Europei per i quali le liti e gli odi fra vicini so-no i più vivaci ed i più logici. Ma il crogiuolo americano non avrebbe mai potuto giungere a lega nazionale stabile senza un'adatta psicologia delle màsse, aggiungendovi la valvola della mobilità, quindi della possibilità di scelta, da parte di ogni individuo, del proprio ambiente sociale, da cui il cl_ub può escludere l'elemento indesiderabile. La città riflette la società che l'ha popolata. Così la società americana, risultante da una serie di migrazioni, sa adattarsi alle migrazioni dettate dal processo d'urbanizzazione meglio delle società più sedentarie d'Euro·pa occidentale. Tuttavia l'Europa è stata t1rbanizzata da molto più tempo e si costruisce oggi città molto· vaste e spesso anche belle._ Ma si co·mpiace lamentarsi del cambiamento. I cambiamenti immensi, che l'urbanizzazione contemporanea determina, hanno sovente preso i responsabili alla sprovvista. Dai due lati dell'Atlantico la legislazione è stata, e resta ancora, molto in ritardo sugli avvenimenti; se l'organizzazione fosse stata mìgliore, gli studi preliminari fatti a tempo, i controlli necessari stabiliti e applicati, i cittadini di oggi avrebbero case fatte meglio e con materiali migliori, trasporti più adeguati, città più piacevoli. Per ottenere condizioni di vita migliori nella nuova città, lo stato di spirito dei dirigenti respop.sabili e della po,polazione s'orienta ,verso la previsione, la pianificazione, la prospettiva e la rinuncia alla recriminazione sugli errori di ieri per i· quali non si ha più il tempo. Il compito oggi incombe alle scienze sociali quanto agli architetti, agli amministratori,/ agli uomini politici. Bisogna costruire città piacevoli e co~ode per un pubblico la cui massa 24 Bibliotecaginobianco
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