Le prospettive dell'urbanizzaztone rapido delle popolazioni v~rso i distretti urbanizzati e la recente espansione di questi in superficie non hanno diminuito· le difficoltà derivanti dalla crescita: i servizi di una città moderna sono complessi, varii, e la loro organizzazione è costosa e volu1ninosa. Non sono facilmente estensibili. Il volume e il ritmo dell'11rbanizzazione contemporanea hanno reso perciò la città meno accogliente di quanto la tecnica ~ la ricchezza delle popolazioni potevano lasciare sperare. Le abitazioni, i trasporti, la qualità dell'aria e dell'acqua, il r11more, gli spazi verdi, la criminalità e le possibilità di ricreazione ·per i bambini lasciano a desiderare. Ognuno di questi sei punti, che sono tutti causa di molte proteste, ,, deve essere esaminato separatamente. . · Le abitazioni so·no state molto migliorate recentemente nei centri urbani: più negli Stati Uniti che in Europa occidentale quanto ai risultati per la massa. Questa differenza si spiega con il fatto cl1e il tugurio è in buona parte il risultato della vetustà dei locali. Negli Stati Uniti, nel 1960, il 27,5% delle unità di abitazione erano state costruite dopo il 1950. In Europa occidentale la percentuale delle unità di abitazione occupate nel 1955 e costruite dopo il 1945 non superava il 25% che in Germania occidentale, in Norvegia e in Finlandia; si teneva entro il 20 e il 24% in Svezia, nei Paesi Bassi· e in Svizzera; restava inferiore al 12 % in Francia e in Italia. Gli .Stati Uniti non erano stati distrutti dalla guerra; essi costruirono· pertanto, dopo la guerra a un ritmo· più rapido dei paesi di Europa che si dovevano ricostruire. Potremmo 1 moltiplicare queste statistiche per ottenere la stessa dimostrazione: gli Stati Uniti hanno saputo fare fronte alla loro domanda di abitazioni,- per quanto· i11molte città rimangano ancora quartieri di tuguri; i paesi d'Europa sono invece molto in ritardo in questo campo. Solo la Svizzera, i Paesi Bassi, la Svezia e la Norvegia sono fra i paesi euro-pei che hanno saputo assicurare nell'insieme alle loro popolazio,ni abitazioni decenti. Alcuni paesi più grandi sono invece molto in ritardo, soprattutto la Francia, dove la domanda di nuove abitazioni è destinata a gonfiarsi molto velocemente e in maniera continua a partire dal 1966, con l'avvento alla vita adulta della generazione del dopoguerra, che è molt~ più numerosa di quella che l'ha preceduta. La domanda francese di abitazioni, ancora tutt'altro che so·ddisfatta nel 1963, si raddoppierà probabilmente nel periodo 1966-70 rispetto al periodo 1961-65. Se gli Stati Uniti e qualche paese d'Europa hanno meglio di altri paesi previsto il fabbisogno di abitazioni e pro,vveduto in conseguenza, è· perché essi avevano di più l'abitudine all'espansione demografica_ e del consumo 19 Bibliotecaginobianco
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