Nord e Sud - anno XI - n. 51 - marzo 1964

, Recensioni - l'orda dei surrealisti superstiti e quella incalzante dei borghesi o uomini-di-buonsenso -, Drieu La Rochelle raccolse l'e~edità delirante delle parole vergate dal suo amico al momento di farla finita e, filtrandone il senso nel ricordo ancora caldo di quei suoi ultimi (ed a lui più che ad ogni altro ben noti) giorni di vita, ne trasse un libro. Per scriverlo ci mise sei anni (anche se tutta l'op·era, nel complesso, no-n superò le cento cartelle dattiloscritte; con1e dire, all'incirca, le centoquaranta pagine di stampa) e ne. venne fuori un romanzo. A quel romanzo, che è poi una storia vera, Drieu La Rochelle mise nome Le feu follet (Fuoco fa tuo); ed al suo protagonista, che in tutto e per tutto ricalca il carattere dell'amico suicida, egli diede il nome fittizio di Alain. . Alain è uno scrittore fallito, come Rigaud; e come Rigaud non ha pudore del suo fallimento, ma quasi lo considera un traguardo, qualcosa di premeditato e inevitabile, qualcosa di fatalmente preordinato e da lui stesso architettato, in fin dei conti, co,n fredda nonchalance, indifferenza pari al disprezzo per la torma umana che, soffocante ed invadente, gli è d'attorno. Come per Jacques Rig.aud, in una p,arola, il fallimento (un Fallimento, nel suo caso, con la « F » maiuscola; quasi un privilegio· da iniziati) è per Alain una verità definitiva,. da ostentare co·n sarcastico orgoglio e sulla quale fondare le ragioni del suo indisp·ensabile odio all'indirizzo degli altri. E si dice « indispensabile» odio, perché l'odio, tra le varie componenti della personalità di Alain e del suo modo di essere, è la _sola che realmente possa dirsi essenziale al fine di salvare almeno·, nel disfacimento·. di ogni alt~o elemento, l'integrità del personaggio e quei caratteri distintivi - risentimento, ingiustificato ranco,re, senso della propria solitudine e così via - che lo pongono all'altezza della generazio·ne di cui, individual1nente, egli ha da ricoprire il ruolo di - simbolo definitivo. Fuoco Fatuo racconta gli ultimi giorni della disfatta di Alain e la sua corsa allucinante verso il suicidio. Non è un gran libro, ma è un documento che offre il quadro completo, attraverso la crisi di un solo individuo, della rovina di un cospicuo, gruppo di intellettuali appartenenti a quella genera- . z1one. Il romanzo di Drieu La Rochelle non era indispensabile alla Letteratura Francese:· ricca com'è di opere eccezionali (mi riferisco al nostro· secolo perché sarebbe superfluo tirare -in ballo· i Giganti del tempo andato), la Letteratura d'oltralpe avreb·be certo potuto fare a meno della fatica di La Rochelle. Essa possiede di meglio, e Drieu La Rochelle, d'altra parte, non aggiu:qge nulla d-i nuovo ai tentativi già fatti da altri, e in buona parte con successo, per dare vita a una nuova formula narrativa e superare i canoni del primo e dell'ultimo romanticismo francese. Eppure, no·n indispensabile alla Letteratura, povero nel suo stile e nel ·vigore della narrazione, Fuoco .· Fatuo è indispensabile alla bibliografia storica di un decennio· e alla completezza definitiva del quadro umano ed interpretativo di quella « genera, 109 Bibl~otecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==