Nord e Sud - anno XI - n. 50 - febbraio 1964

U . . ' n1vers1ta e squilibri regionali di Ernesto Mazzetti 1) Alcuni avvenimenti recenti hanno riportato il dibattito sui problemi dell'Università italiana fuori degli ambienti direttame·nte interessati, in cui esso· va svolgendosi senza interruzione da almeno• cinque anni. Sono, questi a,rvenimenti, la diffusione del lungo rapporto - co1 ntene11te numerose proposte di riforma alle attuali strutture universitarie ~ che la commissione Errnini ha trasmesso al Ministro della P. I., il Convegno tenuto a Lecce per la costit11zione di una nuova università pugliese, il Convegno di Cosenza sull'istituenda uni,,ersità di Calabria, il Convegno s1.1i problemi dell'istruzione superiore promosso dall'Accademia dei Lincei e, i11fine - fatto di natura ben diversa, ma comunque significativo• ai fini del 11ostro discorso -, la « marcia su Roma » o,rganizzata dagli studenti dell'Aquila per rivendicare alla loro città il diritto di ospitare un eventuale ateneo abruzzese. Diverse per motivazione e contenuto, queste 1nanifestazioni hanno espresso tutte la richiesta dell'istituzione, in Italia, di n11ove sedi universitarie. Il rapporto della Commissione Ermini auspica esplicitamente la « creazione di nuove sedi universitarie », osservando che « carattere prioritario, a questo riguardo, presenta la fondazione di istituti universitari nelle regioni clie ne sono prive, avendo• l'avvertenza, in quanto possibile, di costituire un itnico centro universitario e di non sparpagliare le diverse facoltà cui si riten~ga di dar vita in altrettanti centri »: chiaro accenno, quest'ultimoJ al criticato e, per fortuna, tramontato progetto di costituire una 11niversità calabrese con facoltà divise tra Catanzaro, Reggio e Cosenza. La « n1oltiplicazione delle università » è stata chiesta anche al Convegno dei l_jncei dal prof. Calò, relatore ufficiale; e non c'è bisog110 di ulteriori indicazioni per cl1iarire gli scopi c11i miravano le iniziative leccese, cosentina e aquilana. · 2) Nuove università, dunque, per alleviare quei mali della .istruzione superiore italia11a che si ricollegano alla difettosa ripartizione sul territorio delle istituzio·ni 11niversitarie? Se1nbra cl1e tale orientamento ora prevalga e cl1e, contemporaneamente, si te~ga in un conto sempre minore la tesi di risolvere gli squilibri della distribuzio·ne 7 Bibliotecaginobianco

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