Nord e Sud - anno XI - n. 50 - febbraio 1964

Argomenti classe politica conservatrice può assicurare in una maniera o nell'altra a seconda del suo legame più o me110 diretto con i ceti eco,nomici. Occorre notare, d'altra parte, che coloro i quali si oppongono al finanziamento pubblico sono talora, al tempo stesso, sostenitori di una legge che faccia obbligo ai partiti di pubblicare i loro bilanci. Ed a costoro è facile rispondere che niente vieta una pubblicità ·di bilancio relativa ad eventuali sovvenzioni aggiuntive: con il che viene soddisfatta l'esigenza di una migliore caratterizzazione politico del partito di fronte al paese (caratterizzazione assicurata appunto· dall'origine dei finanziamenti) senza perdere gli aspetti positivi del finanziamento pubblico. Laddove, se la pubblicità e la verità dei bilanci sono un mito (come sostengono altri, che fanno di questo argomento il motivo fondamentale della loro opposizione) il finanziamento pubblico non peggiora in nulla la situazione attuale, n1a elimina certamente la sudditanza dei partiti al potere economico privato o pubblico: co11 il che si raggiunge l'obiettivo fondamentale cl1e occorre raggiungere. Peraltro, in verità, non si vede per quali motivi, quando fosse assicurato pubblicamente il pubblico fina11ziamento, i partiti dovrebbero avere difficoltà a far sapere come l'hanno impiegato: la resistenza odierna, indubbia, alla redazione e alla pubblicazione di onesti bilanci deriva dal fatto che i partiti vivono esclusivamente di sovvenzioni private, e non hanno alcun interesse a far sapere chi. ha dato loro il denaro, né quanto denaro costoro hanno dato. Il motivo della riserv·atezza dell'impiego, dietro cui, oggi, i partiti si trincerano, è sosta11zialmente un pretesto. Né si dica, come fa banalmente il Fusilier nel suo saggio del '53, che la redazione dei bilanci co-mporterebbe una moltiplicazione della burocrazia di partito: come se oggi i partiti non avessero, a tutti i livelli, segreterie, uffici e personale amministrativo ben duramente impegnati nella ricerca di fondi! Altre obbiezioni che si muovo-no al finanziamento pubblico so110 q·uelle, fatte proprie anche da un uomo dell'autorità di A. C. Je1nolo, relative. alla divisione tra i diversi partiti dei fondi pubblici e alla cristallizzazione della vita politica che così si determinerebbe. Senoncl1é la prima non sembra veramente una obbiezione ma un problema non difficile da risolvere, e la seconda, lungi dall'essere un'obbiezione, si rivela, a uno sguardo più attento, un motivo di incoraggiamento alla ·riforma di cui si discute. È difficile pensare che non possa essere raggi11nto tra i partiti, per la ripartizione del fondo di finanziamento, l'accordo per una soluzione equa che tenga conto delle opposte esigenze di eguaglianza e di proporzionalità, addotte, rispettivamente, dalle formazioni minori e da 75 Bibliotecaginobianco

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