Argometzti nella costruzione di palazzine private con i fondi degli assistiti, nel piccolo episodio di malcostume dove è chiaro che corre u11 po' di denaro e non si ve·de percl1é no11 do·vrebbe correre se il funzionario è personalmente corrotto o corrimpibile, l'uomo d'affari spregiudicato e corruttore, l'uomo politico insensibile o incapace. Il pro·blema è i11 una condizio·ne generale, è nella situazione di fondo in cui si detern1inano i grandi interessi, le gra11di scelte, i grandi affari, e perciò i grandi finanziamenti. In ognuno· dei piccoli episodi che abbiamo citato, e di innumerevoli altri che sono nella memoria di tutti, la reazione al malcostume è venuta, il potere giudiziario è intervenuto·, i responsabili spesso- sono stati condannati; inchieste amministrative o parlamentari hanno, molto o poco, modificato la situazio•ne deplorevole. Ma è in questi piccoli episo·di che risiede la corruzione della vita politica? Sarebbe davvero ingenuo pensarlo-, come sarebbe ingenuo pensare cl1e con una più accurata opera di vigilanza, co·n maggiore attenzione e volontà di rigore amministrativo, il malcostume sparirebbe dalla nostra vita pubblica. L'o·pinione pubblica sa mo1to delle « bustarelle » che alimentano la piccola corruzione; non sa nt1lla, mai, delle grandi operazioni con cui si finanziano le canipagne elettorali, con cui i partiti portano al pareggio bilanci di miliardi, con cui vivono i giornali e le organizzazioni collaterali dei partiti. Il problema è qui, in questa dime11sione finanziaria, e 11ecessariame11te, in_ questa dimensione politica e amministrativa: il potere politico condizionato dagli interessi econo1nici, in ben altra misura che quella derivante dalla sola constatazio·ne della importanza obbiettiva - degli interessi; i controlli amministrativi necessariamente corrivi o incapaci di farsi ascoltare; l'atmosfera psicologica della vita pubblica do·minata dalla rilassatezza e dalla ~fiducia; la giustizia stessa, spesso, impossibilitata o premuta. Può a11zi dirsi che, al limite, salvo le o·perazioni schiettamente personali di furto o di peculato, all'antica, non c'è vefa ragione di condanna morale degli episodi di malcostume che periodicamente appaio,no· alla luce: come condannare i ba11anieri, se no·n l1anno fatto che imitare in piccolo un sistema in auge, consigliati da u11 egregio deputato ricco di conoscenze e di esperienze? Come condannare i funzionari della XV Ripartizio-ne romana se dietro di loro c'è tutto il problema della speculazione sulle aree, capeggiata d:i una società che ha nel suo, co,nsiglio d'amministrazione i maggiori 11omi della finanza nazionale e vaticana, e seguita da una co·orte di finanziari i cui rapporti con i partiti dominanti a Roma, dal MSI al PSDI, so,no sulla bocca di tutti? Come pensare di incriminare qualche piccolo corruttore, quando i responsabili della diga del Vajont sono in libertà? Co·me prendersela 73 Bibliotecaginobianco
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