Nord e Sud - anno XI - n. 50 - febbraio 1964

Editoriale danno sufficienti garanzie sia all'on. Realr: che all'opinione pubblica. Nella Democrazia Cristiana non è così. La sua stessa maggioranza è data da una coalizione, per molti aspetti precaria, di alcuni uomini consolari e notabili del partito. Rispetto a questa coalizione nessurt uo1no del partito ha disposto, dopo la sconfitta di De Gasperi nel 1953, di una sufficiente autorità: neppure l'on. Fanfani nel momento della massima fortuna di « Iniziativa democratica». Ed è dalla precarietà e dal prepotere di questa coalizione che derivano quegli aspetti dell'azione democristiana che danno di tanto in tanto al nostro regime democratico i connotati di ttn deteriore parlamentarismo. Noi speriamo vivamente che questa nostra diagnosi possa essere: smentita da altri fatti e qua11to prim.a; ma la realtà di cui ci senzbra che bisogna prendere atto è che, sulla base ,lei lavori del recente Co11siglio Nazion.ale, non la Democrazia Cristiana come partito, ma ( ed è quel eh.e più conta) le pi1',f,forti correriti che la compongono ha·nno voluto sottolineare, più che l'adesione fervida e l'appoggio generoso> i motivi di distinzione, se non proprio di arttonomia, del partito dal governo, pttr nel ribadimento della forrrttlla di centro-sinistra. Ciò può contribuire ad accreditare il disegno di url tiiverso centro-sinistra che, oggi come oggi, è bene convincersi che no·n si vede in nessun purtto dell'orizzonte; ma può anche creare il clima di piena realizzazione é maturazione di intese come quella Fanfani-Scelba abbozzata al Consiglio Nazionale, dalle quali è pruden.te non aspettarsi molto di buono. Quanto al gioco delle correnti, esso era ovviamente condizionat,J qalla posizione assunta verso il governo Moro; né la macchinosità della soluzione escogitata per accontentare u,z po' tutti nella ripartizione dei posti direttivi disponibili consente di ci1iarirsi ulteriormente le idee, tanto più che la soluzione stessa si è avuta, come è noto, solo grazie ad una impreveduta prosecuzione dei lavori oltre il terrnine solito e grazie ad una serie di faticose e oscure mediazioni. Possiamo anche concedere che, dopotutto, la Democrazia Cristiana ha s1-tperato la prova della formazione del governo Moro meglio di qualche altro partito. Ma il gioco delle correnti democristiane si è fatto ora così confuso da non consentire facili ottimismi. D1,1,ranteil discorso del 1ninistro Colombo, quando questi ha parlato dell'unità della De1nocrazia Cristiana, un rappresentante della « sinistra di base » ha potuto interromperlo chiedendo: « unità con quale politica.»? E l'on. Scelba ha potuto· (e ci sembra con ragione) rispondere alle garbate espressioni usate dall'on. Fanfani nei confronti della sua corrente con altre garbate espressio-ni, con le· quali ricordava all'on. Fanfani quanto diverso fosse stato il suo linguaggio quando era sicitro di avere nelle proprie mani la maggio5 Bibliotecaginobianc9

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