Socialisti, laburisti, nazionalisrno atomico, disarmo (tre milioni e mezzo di copie) pubblicò il 13 agosto 1961, dopo il «muro)> di Berlino: « E l'Occidente sta a guardare! ». Vi è un « germanocentrismo » persuaso che tutto, anche il rischio atomico, sia dovuto ai tedeschi. Vittorelli, citando i laburisti, scrive che il problema non è urgente; tuttavia ammette che « se si continuasse sulla via del riarmo, fra due o tre anni sarebbe la stessa~ opinione pubblica tedesca a chiedere che la Germania abbia il suo deterrente atomico». Ma che cosa può accadere davvero in due o tre anni? Quali passi verso il disarmo sono possibili per invertire la corrente, soprattutto in Germania? Qui si affronta il più importante motivo di riserva : la previsione dei laburisti e dei socialisti italiani che la « forza multilaterale » verrà superata in brevi anni dai progressi sulla via del disarmo. *** Beninteso è sempre possibile parlare del disarmo controllato, parziale o generale, co1 me fa Vittorelli: perché ci piace o· per legittimità semantica. Ma turba non poco osservare quanto· spesso i riferimenti a questo mito intervengano nelle discussioni della sinistra democratica europea, quando gli ingranaggi dell'argo·mentazio·ne concreta incontrano qualche ostacolo: allora è sufficiente l'invocazione ottimistica del disarmo a costringere i democratici a un rituale e rispettoso silenzio, allo stesso modo in cui fino a pochi anni fa in Germania bastava l'evocazione pessimistica dell'inflazione a ridurre senza parole i più tenaci sindacalisti. Personalmente, credo che a lungo termine un disarmo parziale sia possibile, ma non mi ritengo blasfemo se ne dubito- oggi, spiegando perché e distinguendo i veri ostacoli opposti al disarmo da quelli falsi e convenzionali. Se ben ricordo, Riccardo Lombardi disse al congresso del Psi che la corsa agli armamenti nucleari sopravvive negli Stati Uniti, nonostante l'immenso potenziale degli stocks accumulati, per scongiurare una crisi_ dell'economia americana, già turbata dalla disoccupazione « tecnologica ». Se questo fosse vero, quali ragioni avrebbero· i socialisti di prevedere progressi sulla via del disarmo-? Ma non è questo il vero ostacolo e sarebbe ora, sia detto per inciso, che simili discorsi fossero confortati da serie documentazioni, al posto del solito brano pessimistico del Wall Street Journal, espressione di un allarmismo di settore. Una smentita concreta alla teoria di Lombardi, che l'economia .americana sarebbe gravemente scossa da un'inte~ione della corsa agli armamenti nucleari, è venuta 1'8 gennaio, allorché J ohnson, nel messaggio sullo « stato dell'Unione »; ha annunciato la decisione di ridurre 63 Bibliotecaginobianco
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