Nord e Sud - anno XI - n. 50 - febbraio 1964

DISCUSSIONI Socialisti, laburisti, nazionalismo atomico, disarmo ~· di Alberto Ronchey La politica estera del Psi è stata illustrata su queste pagine da Paolo Vittorelli coin un'esposizione completa e tale da consentire una discussione non generica. Le tesi socialiste che suscitano i maggiori dubbi, a mio parere, sono quelle che riguardano la « forza multilaterale», non tanto per le riserve avanzate sul programma americano, criticabile da molti punti di vista, ma per la motivazione che a tali riserve è data e che coinvolge i giudizi generali sulle prospettive. Tre sono le 01 bbiezioni già formulate dai laburisti, e a quanto pare condivise dai socialisti italiani, al pro.getto che dovrebbe « imbrigliare » i nazionalismi atomici europei e soprattutto quello tedesco. 1) Se fra qualche mese - dice Vittorelli - i laburisti vinceranno le elezioni in Gran Bretagna, il nuo-vo governo rinuncerà a continuare la fabbricazione di armi atomiche, pur conservando le scorte: dunque le· aspirazioni tedesche alla parità atomica cadranno almeno in parte. 2) Secondo i dirigenti laburisti britannici, « non vi è mai stata una richiesta formale da parte tedesca, dopo Strauss, di un deterrente nazionale autonomo » e « nello stato attuale dell'opinione pubblica tedesca non vi è una richiesta urgente di questo tipo ». 3) Il progetto di forza multilaterale s'inserisce in una prospettiva, la quale presuppone che « non si faccia nessun passo sulla via del disarmo » e dunque « rischia fra pochissimo di essere irrealista ». *** I tre motivi, che lo stesso Vittorelli espone non senza cautela, appaio-no in verità tenui. Anzitutto, l'eventuale rinuncia di Wilson come Premier britannico• alla fabbricazione di armi atomiche, conservando le scorte, non è tale prospettiva da impressionare i tedeschi, al _punto .* Prosegue, con questo articolo di Alberto Ronchey, inviato speciale de « La Stampa», la discussione sui principali temi di politica internazionale. Sono sinora intervenuti: Achille Albonetti (ottobre); Roberto Guidi (novembre); Paolo Vittorelli (dicembre) e Giulio Picciotti (gennaio). · 61 Bibliotecaginobianco

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