Nord e Sud - anno XI - n. 50 - febbraio 1964

Luigi Mazzillo bricazione sullo zucchero·. Gli italiani, infatti, non ritengo,no costo·sa la pratica della privatizzazione dei profitti e della socializzazione delle perdite. Sembra, quindi, che gli industriali saccariferi abbiano un potere ed una abilità tali che difficilmente faranno loro· conoscere sconfitte. Sembra dimostrarlo, fra l'altro, anche la circostanza di essere riusciti a far escludere il settore zuccheriero dal numero delle industrie per le quali la « Commissione Parlamentare d'inchiesta sui limiti posti alla co•nco,rrenza nel campo economico » decise di svolgere appositi colloqui ed inchieste contestative. Risulta giustificata, perciò, la sicurezza con cui gli amministratori dell'Eridania · escludono la possibilità di un tentativo di nazionalizzazione del settore. I seri motivi che fanno ritenere al presidente della Società - Domenico Borasio - che a « a questa nazionalizzazione nel nostro Paese no-n si arriverà » hanno a cl1e fare con l'assic11razione dei « partiti di maggiore responsabilità» di non volere altre nazionalizzazioni, con la circostanza che « per molti anni ancora saranno vive le discussioni e il turbamento creati nel Paese dal recente provvedimento sull'industria elettrica», ma soprattutto per « ostacoli insormontabili di vario genere ». Ed è proprio la precisazione di questi ostacoli a farci capire quali siano le linee di difesa e di attacco degli zuccherieri contro eventuali tentativi di controllo pubblico del settore. Il Consiglio di Amministrazione dell'Eridania si appella sostanzialmente a un duplice ordine di motivi, uno di legittimità ed uno di merito. Per quanto riguarda il motivo di legittimità, Borasio osserva che la nazionalizzazione dell'industria zuccheriera è in1possibile per ragioni costituzionali (l'industria dello zucchero non è un servizio pubblico essenziale e non è un monopolio), per motivi di analogia con altri ordin,amenti (nessun paese europeo ha nazionalizzato il settore zuccheriero) e per ostacoli di diritto internazionale (la nazionalizzazione del settore sarebbe contraria al trattato istitutivo del Mercato Com11ne Europeo). Per quanto riguarda il motivo di merito, la relazione del Consiglio di Amministrazione della Eridania fa valere cl1e « l'esproprio delle imprese saccarifere private, sotto qualunque forma, non rappresenterà mai un interesse né del consumatore, né della economia generale del Paese, né del bilancio dello Stato ». Le poche informazioni disponibili non permettono di approfondire ulteriormente il discorso che si è tentato di fare in questa sede. Si può, perciò, concludere con qualche notazione su quella che può essere la mentalità e - più generalmente - la « filosofia» dei dirigenti dell'Eridania. Ne o·ffre lo spunto una pittoresca commemorazione pronunciata da Borasio in memoria del decano degli azionisti « assidui e fedeli» della Società, deceduto nel çorso dell'ultimo anno finanziario: « finanzieri e di alto valore » ..• « uno studioso, un amatore dei bilanci che analizzava con l'attenzione e con il riguardo coi quali i cultori d'arte osservano un oggetto d'interesse artistico »... « difensore caldo e convinto della s.p.a., ... di questo istituto giuridico le cui benemerenze nei riguardi dello svilup·po della civiltà industriale sono soltanto contestate dai demagoghi e dai tiranni». Gli azio,nisti dell'Eri56 Bibliotecaginobianco

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