Nord e Sud - anno XI - n. 50 - febbraio 1964

Raffaello Franchini all'età di Pericle, da lui in uno scritto degli anni maturi polemicamente contrapposta all'epoca di decadenza di cui si sentiva figlio 3 : « Mi vien desiderio di studiare il vecchio ~onda greco» (fine marzo 1918): ma non è che un lampo, anche se illuminante. Prevale la preoccupazione del tempo perduto, la nostalgia degli studi dovuti interrompere per oltre un quadriennio (andò volontario sotto le arn1t allo scoppio· della guerra e fu congedato nel 1919). Ma prende forma decisiva un'altra delle componenti fondamentali dello storicismo di Omodeo, il senso della necessità dell'esperienza bellica da lui vissuta come punto di partenza dell'ulteriore travaglio storiografico, insieme alla percezione acuta del legame e via via, inevitabilmente, del distacco profondo che tra la guerra mondiale e il mondo del Risorgimento, si andava creando : « La mia concezione filosofica - scrive il 27 giugno 1917 - dev'essere saggiata e illuminata da questa crisi storica. Non pare; ma ancl1e la ' bocca rotonda del cannone ' ha una sua sapiente dialettica, e a fin di guerra biso,gnerà fare il bilancio ancl1e del proprio cervello... No•n che io confonda i tedeschi di o,ggi co11 la grande filoso·fia tedesca (il rapporto è dei vermi col cadavere): ma se11to che la riduzione dell'idealismo tedesco dev'essere ulteriormente e più radicalmente sviluppa~a entro le categorie del pensiero nazio·nale ». E ancora: « Non ho mai sentita così remota da me l'epoca del nostro Risorgimento, come adesso. Ben altra è la fisonomia storica dell'età nostra », osserva amaramente 1'11 marzo 1918. Eppure il 22 dicembre 1914, prevedendo inevitabilel'entrata in guerra dell'Italia, aveva affermato con giovanile baldanza: « Mi preoccupa non poco la crisi europea, in cui secondo 01 gni probabilità dovrà impegnarsi anche l'Italia. Ma se si spiegherà nuovamente la bandiera del Risorgimento, ci sarò anch'io: costi che costi ». E infatti il suo esemplare volontariato significò per lui non solo l'abbandono prolu11gato degli studi prediletti, ma anche quello della famiglia che di recente si era costituita e _a cui era e rimase sempre attaccatissimo, con una potenza e continuità e si vorrebbe dire un entusiasmo di affetto cl1e non vennero meno fino alla mo,rte. Queste lettere ci rivelano un Omodeo in parte nuovo, anche se chi ebbe la ventura di avvicinarlo come discepolo o amico non si sorprenderà troppo della scoperta e anche se un attento lettore delle sue opere - 3 Trentacinque anni etc., cit.: « Al ritorno dalla prima guerra mondiale che non aveva saputo giustificarsi con un suggello d'accresciuta civiltà si matura~a in ~e, prima oscm:o e poi sempre più nitido, il convincimento di esse;e figlio di un'età d1 decadenza, d1 appartenere a un mondo in reinvoluzione, che solo ulteriori conquiste di future generazioni giustificheranno nel suo regresso. Allora sentii più viva l'attrazione delle primavere storiche, delle grandi età creatrici delle grandi eruzioni e dei grandi protagonisti della storia». ' 22 Bibliotecaginobianco

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