Cronaca Libraria star nulla, noi che al di sopra delle nostre povere e modeste persone mettiamo il bene dell'umanità, non possiamo, senza tradire la nostra missione, impigliarci in lotte personali, che, risolute in qualsiasi maniera, non avvantaggeranno certamente la nostra causa » (p. 249). Storicamente, inoltre. il socialismo ha generato con Lenin la priina forma del totalitarismo moderno, condotta poi da Stalin al punto che tutti sanno, e ha saputo fare proprio di quegli ordini contro cui più il Sarno appunta gli strali della sua polemica, come l'esercito, la magistratura, la polizia e in certi casi le stesse chiese, i pilastri incrollabili del proprio potere. La stessa famiglia « borghese », la distruzione giuridica della quale il Sarno auspica come necessaria alla costruzione della società socialista, è parsa ai costruttori· degli stati socialisti del nostro secolo, un'istituzione da conservare, anche se riverniciata di rosso. Quanto ai rapporti di potenza tra gli stati e alla guerra, i motivi validi sono stati spesso accortamente mescolati coi p1 retesti per giustificare gli uni e l'altra finché si tra ttava di tenere a bada gli stati « borghesi», e ormai non mancano né motivi né pretesti per giustificare la conservazione dei vecchi metodi e rapporti anche nell'ambito degli stati socialisti, come dimostra abbondantemente . l'attuale contesa russo-cinese. Non parliamo poi della lotta sovietica al cosmopolitismo in nome delle culture nazionali, della censura sulle opere d'arte e sulla stampa, oltre ·che delle infinite misure restrittive della libertà personale, fino all'istituzione sovietica del passaporto... per l'interno (il Sarno assicura che con l'avvento del socialismo l'arte sarà veramente libera e cesseranno le discriminazioni tra stranieri e indigeni). Con ciò, ovviamente, siamo ben lontani dal dichiarare che il socialismo abbia fatto fallimento, giacché, per fortuna, esistono di esso altre forme, specie quella scandinava, che hanno portato un contributo essenziale al progresso e alla civiltà, anche come esempi concreti da seguire e da imitare. ·volevamo solo limitarci a notare che, semmai, il libro di Sarno è oggi attuale più per il molto di libertario che vi ha messo l'anarchismo dichiarato del suo autore che non per le profezie collettivistiche. E in ogni casq, il collettivismo, sia ben chiaro, era per l'autore un semplice strumento ùi liberazione dell'individuo e non c ~rto il fine e tanto meno l'insaziabile ara sacrificale di tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta. R. F. SAGGISTICA Lu HsuN: Cultura e società in Cina, a cura di Teresa Regard; Roma, Editori Riuniti, ottobre 1962. Oggi che all'europeo non è più consentito affermare che la Cina è una colonia troppo lontana, giunge quanto maì opportuna la pubblicazione di Cultura e società in Cina, scelta di saggi critici e di costume, articoli polemici, reminiscenze, che Lu Hsun scrisse dal 1918 al 1936. E la raccolta non sollecita esclusi118 Bibliotecaginobianco vamente l'interesse del sinofilo, ma anche quello del lettore appena appena avvertito, il quale intenda sostenere i valori umani che vanno difesi a qua ... lunque parallelo e non voglia rimandare oltre la comprensione di quei fattori che prepararono la rivoluzione . cinese. Nel 1881, quando a Sciao-hsing nacque Lu Hsun, era terminata da qualcl1e decennio la rivolta dei Tai-ping e la Cina appariva divisa in sfere di influenza.
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