Nord e Sud - anno XI - n. 50 - febbraio 1964

Problemi sociologici della distribuzione toccano più da vicino l'esercizio delle funzioni produttive e distributive della società » 12 • Ai consumatori la grande-distribuzio·ne impone l'adozione di nuo•vi modelli di compravendita che soppiantano· quelli tradizionali. La ffiassaia calabrese che entra per la prin1a volta nella nuova filiale dell'UPIM fa una scelta sociologicamente cruciale, inizia la conversione delle sue· abitudini d'acquisto, rappresenta una smagliatura nel vecchio sistema distributivo, entra nel circuito della società moderna pro·muovendo se stessa almeno come co·nsumatrice. Ecco qui fissati da due socio,logi francesi, come in fotogrammi staccati, alcuni momenti del processo di conversione a cui accennavamo: « L'unità di misura è spesso· la somma di cui si dispo 1 ne, non la quantità di cui si avrebbe bisogno: così le massaie vanno a comprare ' 100 lire di formaggio' ... i grandi magazzini... impongono l'adozione di nuo1 ve unità di misura per l'acquisto, ma la stessa donna che impara ad acquistare a metri e a chili non è capace di vendere se non ricorrendo alle unità tradizionali e non sa calcolare il prezzo dei suoi pro,dotti ... L'abitudine di discutere i prezzi - è scritto più avanti - che è ad un tempo un piacere legato all'universale gusto per la reto 1 rica... ed una specie di affermazio·ne di se stessi (' no·n mi sono fatto far fesso'), si urta co,n i regolamenti dei magazzini a prezzo fisso, ed occorre tempo prima che la massaia si convinca che, qui, la contrattazio.ne non può sortire alcun effetto· ... la t;radizione nel campo eco·nomico come negli altri settori dell'esistenza è entrata in una fase di declino 1 frenetico ... » 13 • La massaia che entra nel magazzino a prezzo unico• si avvia a compiere anche un altro importante cambiamento, tenderà a ro-mpere il suo consumption pattern, muterà la struttura dei suoi consumi. Per i nostri pro.positi e opportuno a questo punto considerare il significato sociale delle merci, è opportuno indicare come esse, accanto• ad un valore tecnologico, e merceolo,gico, o·ggettivo comunque, ne abbiano uno simbolico, « culturale ». Un tubetto· di dentifricio, ad esempio, non ha senso se no·n in relazione con un individ1:10 che sappia usarlo, e ne senta il biso.gno, so-ddisfacendo in tal modo ad un ideale sociale di pulizia e di igien.e. Lo smarrimento di fronte ad uno o·ggetto che esula dal nostro mondo di oggetti noti (esperienza che può provare chiunque visitando. un museo etnografico) si spiega perché, se noi non riusciamo ad inco1 rporare un oggetto in uno schema noto di azione,. esso ci rimane estraneo e non ha alcun signific.ato sociale. Gli oggetti, gli 12 BERNARD F. HosELITZ-: Strutture sociali e sviluppo economico; « Supplemento SVIMEZ », n. 68, luglio 1958. 13 PAUL LENGRAND e JosEPH RovAN: Il costume, in « La Calabria» a cura di Jan Meyriat; Milano, Lerici; 1961; pp. 313-314. 115 Bibliotecaginobianco

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