Nord e Sud - anno XI - n. 50 - febbraio 1964

An,tonio Vitiello quale, l'azienda, non è distinta 11emmeno dal pu11to di vista contabile. Si esercita il commercio « i11·famiglia». Gli imprenditori hanno una debole preparazione professio-nale che incide e st1l comportamento di vendita e su quello di acqt1isto, le cono-scenze che li guidano· so-110quelle pratiche, sono· le nozio-ni empiriche ereditate dalla tradizione: parlar loro di prezzi fissi, di preselezio·ne dei prodotti, di tenuta dei libri contabili è come parlare a certi contadini di concimi cl1imici, di. trattori o di colture industriali. Il campo sociale in cui si muove il bottegaio è ristretto, limitato all'orizzonte co·munitario, si rifornisce in genere a circuiti co·mmerciali provinciali, « dialettali », cl1e con1prendono piccoli produttori artigiani. Anche topo-logicamente la bottega è un prolungamento dell'abitazione, a volte no1 n esiste u110 spazio specializzato per la vendita, la suppellettile e gli utensili so-no spesso- cu1nuni, i « ferri del mestiere », cioè, e quelli di casa coincido•no, o dimo·rano· confusi. Le bottegl1e paesane sono· tutte diverse, varie, porta110 l'impro,nta degli individui, il gusto di un paese, di t1na regione, sono letterariamente gradevoli,· la loro varietà colorata, che il cittadino associa alle f11gl1edi fine settimana, co,ntrasta visibilmente co,n lo standard della grande-d.istribuzione, la quale realizza il proprio concetto 11elia cl1iarezza, nell'ordine razionale, 11el fatale progredire della sua fttnzionalità. Il modello di compravendita prevalente nella bottega è basato sul prezzo mobile, sul mercanteggiare, comportamento tipicamente orientale· e precapitalistico. La co,mpra, 1endita nella bottega, almeno· nel caso di beni di co1 nsumo· durevoli o semidurevo,li, è regolata da un vero• e pro·prio cerimoniale che, se appare privo di funzio,nalità all'osservato,re scientifico, è certamente pieno di senso per gli attori in qu.anto mette in gioco i significati simbolici del denaro, della merce, della relazione col mercante, coerenti in una psicologia della scarsezza non ancora sufficientemente 11ota. È co·m~ se l'eccezionalità della spesa, in una economia di penuria, richiedesse garanzia e protezione da un cerimoniale che, co11 trascurabili yarianti, si svo1 lge in alct1ne seque1ize fisse: l'acquirente domanda il prezzo delle n1erci a cui è interessato, il venditore elogia11dole chiede un prezzo· indipendente dall'effettivo valore eco1 nomico·,- l'acquirente fa una co·ntropro•posta ridicola e sottovaluta la merce, il venditore finge indignazione, il co,mpratore si allontana: sarà richiamato e. con successivi aggiustamenti concorderanno il prezzo. Questo sottile rituale, lungo ed inutile, richiede un senso del ten1po 1nodellato sui ritmi stagionali dei lavori agricoli~ e no·n sui « tempi stretti » delle catene di mo11taggio. Il mercanteggiare può sopravvivere nelle società che no•n hanno co1 no-sciuto lo « Advice to a young tra106 . Bibliotecaginobianco

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