RECENSIONI La costanza del sentimento Fra i romanzieri contemporanei Pratolini è uno di quelli che più sfuggono ad una precisa classificazio11e, per il suo continuo oscillare fra una primitiva vocazione all'intimismo autobiografico e una tendenza alla letteratura impegnata lentamente maturata nell'ultima fase della sua carriera, n1a già implicita nel clima dei primi romanzi. In effetti, anche nel suo graduale passaggio dalla « cronaca» alla « storia», lo scrittore ha lasciato largo margine alla confessione e all'introspezione lirica, e, se ha mirato soprattutto a tracciare in vaste sintesi il quadro di U11a società, colta in una determinata temperie storica, non ha perduto di vista l'interesse per la vicenda intima dei personaggi. Questa varietà di atteggiamenti, ch'è parsa ad alcuni critici una sorta di ambiguità, quasi una rinuncia dell'autore a scegliere la prospettiva da adottare nel racconto, ha destato, fin dal tempo della pubblicazione di Metello, accese polemiche. E Pratolini, pur acquistando di diritto un posto di primo piano fra i narratori contemporanei, doveva subire la condanna sia di chi considerava la « svolta verso la storia» un tradimento alla sua vena più autentica e sch.ietta, sia di chi plaudiva all'oggettivarsi del suo racconto, ma gli rimproverava di aver svolto solo parzialmente le istanze suggerite dal suo impegno politico-sociale. Il problema, in verità, non è tanto di provare la legittimità di certi contenuti e di certe pro,spettive, quanto di studiare se fra Pratolini lirico e Pratolini realista sia possibile una vera fusione di contenuto e di espressione. Da questo punto di vista Metello rappresenta senza dubbio il punto di equilibrio più felice, mentre ne Lo scialo, che pur contiene pagine di eccezionale forza drammatica, la visione d'insieme viene a perdere parte della sua unità e del suo vigore, proprio per l'eccessivo affastellarsi di diversi piani narrativi, che spezzettano la vicenda in una serie di singoli racconti. Ed ecco l'ultimo romanzo riproporre il problema con una identità di motivi che rischierebbe di divenire monotona se il conflitto fra ragione e sentimento su cui è imperniata la vicenda, arricchendo la tematica di Pratolini di un insolito spunto, non suggerisse al lettore nuova materia di riflessione. . Si ritrova ne La costanza della ragione quel duplice atteggiamento che ha caratterizzato l'evolversi della narrativa pratoliniana: da un lato 'il tentativo di presentare l'esp·erienza di un personaggio non nel suo valore singolo, ma come esempio di vita p-ubblica e di comp·ortamento politico; d'altro lato la persistenza dei temi più congeniali alla vena ori~aria di Pratolini: 97 Bib.liotecaginobianco
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