Nord e Sud - anno XI - n. 49 - gennaio 1964

Venezia e la sua regione più del 30% degli abitanti (ed è il caso dei capolu9ghi con 200.000 e più abitanti), si accentua, per quel che riguarda la distribuzione dei posti di lavoro, la co.ncentrazione nel comune più importante, anche a scapito dei centri medi. Questi, ove avessero un qualche peso quanto a numero di abitanti (ed è soprattutto il caso di Venezia), o lo mantengono appena o addirittura perdono qualche punto quanto a numero di posti di lavoro. Ris•uita in tal modo cl1e l'asse padano~veneto concentra il 32% (36% con Vicenza) dei posti di lavoro (21 % di popolazione), con tendenza a spostare, ancor più che nel caso della popolazione, l'equilibrio a favore del tratto Venezia-Padova rispetto a quello Padova-Verona. L'area policentrica pedemontana, poi, raggruppa un altro 18% (14% senza Vicenza) a fronte all'll % di popolazio-ne e mantiene il policentrismo caratteristico, nonostante il maggior peso relativo di Vicenza e Treviso. Regione e capoluogo regionale Senza dubbio l'analisi di dettaglio svelerebbe anche in questo. caso una realtà più complessa. Si pensi solo al tipo di industrializzazione di Marghera rispetto a quello di Padova e Verona da una parte, o a quello di Vicenza e Treviso e dei loro centri secondari dall'altra. , E non s'è ancora fatto cenno, qui, del commercio in particolare, o delle aree di influenza in generale, che sono quelle su cui si fonda l'analisi per il riconoscimento delle regioni « funzionali », o almeno le analisi dei geografi. Il porto, lo si è detto, lega a sé la regione, alla quale invia e dalla quale riceve la pa_rte più rilevante dei traffici commerciali. Pure, perché il discorso significhi qualcosa di più, bisognerebbe conoscere innanzitutto in che misura l'attività portuale incide sull'insieme dei traffici e dei commerci della regione. Quel che conta infatti, per delimitare un'area di influenza, non è una attrazione qualsiasi, ma la più forte delle attrazioni. Se quella del porto. co1nmerciale di Venezia si esercita con maggiore intensità nei riguardi delle sette province venete, non è ·detto - almeno fino a prova contraria - che la stessa attrazione risulti superiore ad altre ipotetiche· forze esercitate da altri centri della regione o addirittura extraregionali. L'ipotesi non è gratuita del tutto, se si pensa al complesso industriale di porto Marghera e ai suoi rapporti con la regio.ne. La direzione finanziaria ed economica (e talora perfino tecnica) dei maggiori stabilimenti ha sede a Milano: da Milano partono ordini,_ capitali e tecnici delle aziende del gruppo Montecatini 93 Biqliotecaginobianco

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