La politica atlantica ed il centro-sinistra colmato, il suo messaggio della rzuova frontiera, un atto· di coraggio e di responsabilità verso la coscienza democratica, doveva essere raccolto e rilanciato. Questo sembrò il senso della rapida conclusione delle trattative .. La stampa di destra, lo stesso giorno che ripo,rtava la tragica notizia dell'assassinio perpetrato a Dallas, non mancò di esprimere, fra gli elogi funebri d'obbligo, anche le sue riserve circa l'operato del Presidente assassinato: « non si può nascondere - fu scritto - che durante i tre anni di governo del Presidente tragicamente scomparso si è notato, a volte, un orientamento che ha reso meno stretti i vincoli dell'Alleanza atlantica ed ha prodotto dei vuoi pericolosi a causa del troppo rapido processo di decolonizzazione... È stato esportato in Europa e altrove da parte di uomini appartenenti al trust dei cervelli vicini alla Casa Bianca un radicalismo intellettuale sterile e improduttivo in senso positivo, ma assai dannoso per il n1ale che· esso· può creare ... A volte in Europa si è avuta la netta sensazione di un incoraggiamento alle forze meno costruttive». E ancora, più esplicitamente: la politica della nuova frontiera si è rivelata « azzardata ». Intanto, mentre il paese· esprime il suo cordoglio per la morte di Kennedy, negli ambienti politici ci si domanda quale sarà la politica del suo successore. Da più parti si ha l'impressio,ne che qualcosa possa n1utare nella politica internazionale, ci si chiede « con apprensione cosa la fine tragica di una figura eminente del nostro tempo riservi all'umanità ». Il problema - si afferma da parte socialista - è se ci sono, fin da _questo. momento, forze bastanti negli Stati Uniti, nel mondo, in Euro,pa perché l'opera di uguaglianza civile e di avvio alla pace intrapresa da Kennedy non venga deviata. Ciò vale anche per noi italiani - afferma Nenni - nell'ambito delle nostre esperienze nazionali e financo nel corso della crisi politica che attraversiamo... si tratta anche per noi, come per l'America, di non « tornare indietro·». E a sua volta, La Malfa dichiara: « Noi dobbiamo sperare che la saggezza· e la lungimiranza della grande nazio·ne americana e del suo nuovo Presidente, Johnson, sappiano, pur nel travaglio e nelle difficoltà di una fase di trapasso, mantenere al inondo quello che faticosan1ente, . attraverso l'audace opera del Presidente scomparso, esso ha potuto conquistare in questi anni. Per quel che riguarda l'Italia è giusto rilevare che, alla difficile opera di Kennedy., le forze democratiche. hanno dato, nel recente passato, il solo appoggio che era nella loro sola responsabilità di dare: creare, anche nel nostro Paese, le condizioni concrete per una politica di nuova frontiera, rompere gli argini tradi- ' 59 Bibliotecaginobianco
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