Nord e Sud - anno XI - n. 49 - gennaio 1964

Giornale a più voci Inghilterra ha pro,dotto un forte arresto dello sviluppo delle relazioni pubbliche e che il problema reale dell'Inghilterra, della sua società, del suo posto nel mondo resta non risolto oggi come nel 1950, se non nel 1945. E come tocco. finale, proprio per sottolineare quanto poco lontano ci abbia portati la rivoluzione silenziosa e quanto largo sia l'abisso fra le classi· dirigenti ed il resto della nazione, abbiamo avuto la pantomina dell'imposizione da parte di Mac Millan, confinato nel suo letto di dolore, del quattordicesimo Lord Home ai suoi maldisposti seguaci; mentre la stampa britan~ nica dal grande cuore tira fuori risme di sciocchezze sentimentali circa il sacrificio di tutto da parte dell'ex Lord che considerò preferibile (al suo titolo) servire la nazione (cioè diventare Primo ministro). Per il partito, c'è stata una qualche logica, perché, malgrado tutto, si tratta di colui che lo persuase che i fantasffii socialisti erano soltanto fantasmi, quindici anni or sono. Ma Lord Hailsham, con tutti i suoi sco-pi di patriottismo, ha una qualche statura intellettuale. Lord Home non ha nemmeno quella. Sembrerebbe quasi che MacMillan (seguendo il proprio senso della storia - la battaglia di Waterloo fu vinta sui campi da gioco di Eton - ed il bisogno di rivincita su Lord Curzon quarant'anni dopo) abbia deciso di strappare la maschera al partito Conservatore e di mostrarlo per ciò che è ed è sempre stato, il p·artito dei padroni del vapore. Per usare il vocabolario dei Tories, nella lotta tra le vecchie famiglie governanti e i nuovi capitalisti, erano le prime che avevano tutte le carte in mano - persino la scelta delle armi -; ed esse hanno, infatti, vinto facilmente. Non dobbiamo avere alcuna illusione sul significato di una tale vittoria. Arrivati a questo punto è da sperare che il Partito laburista senta il polso del paese e comprenda che qualsiasi futuro richiederà reali riforme strutturali della società inglese e non un'altra silenziosa rivoluzione; che tali cambiamenti strutturali significano dare agli operai ed ai tecnici fette più grandi della torta prendendole ~agli altri (parassiti e monopolisti); che vecchi privilegi devono cessare. È inutile pretendere che nessuno stia face11do male, commettendo errori e abbia gravi responsabilità se vogliamo avere un'effettiva democrazia. La vittoria laburista del 1945 - in un certo senso - aprì la strada alla sinistra in Europa nell'immediato dopoguerra. Possa essere così di nuovo! P. A. ALLUM La sperim-entazionederelitta La sperimentazione agraria_ in Italia non è quella che dovrebbe essere. E tuttavia proprio una più diffusa e più agguerrita sperimentazione agraria potrebbe facilitare la soluzione dei problemi che premono sul settore agricolo. Purtroppo l'esigenza di ampliare la sfera d'influenza della sperimentazione agraria è poco sentita in Italia: non solo dal p1 ubblico in generale, ma perfino anche da. cJ.?.is'interessa d'·agricoltura. Le prove di quest'asserzione si possono trovare nei quattro ponderosi 45 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==